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Tg Riabilitazione, edizione dell’8 dicembre 2021

In questa edizione si parla di fisioterapia, ictus, cardiologia riabilitativa e riabilitazione visiva in Uganda

Pubblicato:08-12-2021 12:21
Ultimo aggiornamento:08-12-2021 12:21

screenshot tg riab
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AIFI: FORMAZIONE, RICERCA E COLLABORAZIONE CON LE ALTRE SOCIETA’ SCIENTIFICHE

Hanno raccolto oltre 1.000 partecipanti le tre giornate di congresso ‘miste’ dell’Aifi a Verona, incentrate sul tema ‘Fisioterapia: dalla ricerca alla pratica clinica’. “È stato fondamentale ritrovarsi nuovamente sia in formato digitale che in presenza- ha spiegato Simone Cecchetto, presidente dell’Associazione- L’ultimo congresso scientifico internazionale di Aifi risaliva ormai a 4 anni fa, un periodo in cui Aifi non era ancora dal punto di vista formale l’associazione scientifica che è oggi”. Per Andrea Turolla, vicepresidente Aifi e coordinatore scientifico del Congresso, “i contenuti sui topics del programma sono stati seguiti con attenzione, dalla fisioterapia neurologica a quella
muscoloscheletrica, con soddisfazione sia degli studenti che dei fisioterapisti più esperti. Abbiamo compreso anche in questi giorni- ha concluso- che Aifi deve proseguire a investire sempre più sulla formazione, sulla ricerca e sulle collaborazioni con l’accademia e con le altre società scientifiche”.

ICTUS PRIMA CAUSA DISABILITÀ, FONDAMENTALE FASE RIABILITAZIONE


Sono circa 1 milione in Italia le persone che, dopo essere state colpite da ictus cerebrale, sono sopravvissute con esiti più o meno invalidanti, rendendo di fatto questa patologia la prima causa di disabilità in Italia, oltre che la terza causa di morte dopo le malattie cardiovascolari e le neoplasie. Si è celebrata lo scorso 3 dicembre la Giornata internazionale delle persone con disabilità, con l’obiettivo di promuoverne il benessere e cercare di garantirne i diritti fondamentali di accesso ai servizi. “Le persone colpite da ictus- ha detto Danilo Toni, presidente del comitato tecnico-scientifico di A.L.I.Ce. Italia Odv- presentano esiti più o meno invalidanti causati dal danno cerebrale”. È dunque “fondamentale” che queste persone ricevano una “corretta informazione sulla fase riabilitativa, in modo da poter, possibilmente, migliorare la propria situazione clinica”.

MALATTIE CUORE, PER RECUPERO C’È LA CARDIOLOGIA RIABILITATIVA


Le malattie cardiovascolari sono un gruppo di patologie di cui fanno parte le malattie ischemiche del cuore, come l’infarto acuto del miocardio e quelle cerebrovascolari, come l’ictus ischemico ed emorragico. Rappresentano le principali cause di morbosità, invalidità e mortalità in Italia. I numeri fanno spavento perché si tratta di circa 230mila morti l’anno. Per arginare questo importante problema sanitario è necessario sui fattori di rischio modificabili quali: la sedentarietà, il fumo e l’obesità. Per approfondire il tema l’agenzia Dire ha parlato con Matteo Ruzzolini, cardiologo e cardiologo riabilitatore del Fatebenefratelli di Roma e membro dell’associazione ‘Itacare-p’. “La cardiologia riabilitativa e preventiva- ha spiegato- vuole consentire al paziente di recuperare le migliori performance fisiche, psicologiche e sociali. In questo percorso si è affiancato da un team composto da cardiologi, dietisti, psicologi, infermieri e fisioterapisti per correggere i fattori di rischio e dare indicazioni sui corretti stili di vita”.


IN UGANDA OSPEDALE IN CUI SVOLGERE RIABILITAZIONE VISIVA


Cbm Italia Onlus riafferma il suo impegno nella prevenzione e cura della cecità e della disabilità evitabile e nell’inclusione delle persone con disabilità in Italia e nei Paesi del Sud del mondo. Uno dei Paesi dove Cbm opera da oltre 25 anni è l’Uganda, dove 1,2 milioni di persone hanno problemi visivi, e nel 75% dei casi le cause sono prevenibili o curabili. Segno tangibile di questo impegno sono i lavori di costruzione del nuovo reparto oculistico dell’ospedale Mengo nella capitale Kampala, dove Cbm ha avviato un ambizioso intervento, della durata di 5 anni, che prevede la costruzione di 4 nuove sale operatorie, una banca corneale, una sala per le visite, un’unità di ipovisione, dove svolgere anche sessioni di stimolazione e riabilitazione visiva, camere di degenza pazienti e tanti altri spazi.

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