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Christian Raimo: ‘Grande come una città’ ora è anche un libro

Scritto dagli attivisti del III Municipio di Roma, è pubblicato da Alegre. Brindisi durante 'Più libri più liberi'

Pubblicato:08-12-2019 13:43
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 16:43

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ROMA – Il 5 settembre 2018 lo scrittore Christian Raimo, da poco diventato assessore alla cultura del III Municipio di Roma, decide di fare una ‘Chiamata alle arti‘ chiedendo, a chi ha voglia di dare una mano, di creare un progetto culturale sul territorio. Rispondono centinaia di persone. In un anno seguono oltre 300 incontri e 35 gruppi di lavoro. Un’esperienza unica nel suo genere, un intreccio tra istituzioni e movimento, che oggi è diventato anche un libro: ‘Grande come una città – Reinventare la politica a Roma‘, pubblicato da Alegre, scritto dagli stessi attivisti e con la prefazione di Alessandro Portelli, da sempre accanto a chi lotta per i propri diritti.

Raimo e un gruppo di attivisti si sono ritrovati oggi nella Nuvola dell’Eur, dove è in corso la 18esima edizione di ‘Più libri più liberi’, la fiera della piccola e media editoria, per un brindisi, e per raccontare alle persone la storia del progetto. Nel libro ogni attivista parte da sé, dai propri desideri, passioni e competenze, creando un insieme che non comprime ma valorizza le singolarità. Viene fuori la voglia di non limitare la parola politica a un sinonimo di governance, di ricostruire nei territori un senso di comunità e di far tornare la città un luogo di incontro, partecipazione e conflitto.

“‘Grande come una città’ è un progetto di pedagogia pubblica permanente partito dall’assessorato, diventato un movimento culturale e politico con centinaia di attivisti- ha spiegato, all’agenzia Dire, Christian Raimo -. Nel deserto dell’antipolitica che ci ha appestato in questi anni, abbiamo provato a reinventarci una politica a partire dalle idee, dalle ideologie, dalla progettazione comune. In un anno si sono formati 35 gruppi di lavoro che hanno organizzato lezioni di storia, una scuola di italiano per stranieri, una scuola di politica popolare, un collettivo femminista e molte altre iniziative. Parliamo di più di duecento incontri pubblici e trecento assemblee. Di fatto ormai ‘Grande come una città‘ è una rete capillare che neanche io che ho avviato riesco più a seguire, c’è grande autonomia nei gruppi, ma soprattutto c’è l’idea che la politica sia bella, che si possa fare politica non soltanto perché è giusto ma perché è avvincente”. 


Adriana Persia, che coordina la scuola di politica popolare, ha spiegato che “tra gennaio e luglio, ci sono state 18 tra lezioni gratuiti, dibattiti e assemblee con intellettuali e scrittori, seguendo il filo rosso della critica al neocapitalismo. Nella scuola ci sono circa 190 iscritti ma la partecipazione fluttua. Abbiamo già ricominciato con due assemblee e stiamo decidendo il programma del prossimo anno che partirà a gennaio”.

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