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Conte: “Sulla Libia dobbiamo fare di più”. Salvini replica: “Il governo riapre i porti e sta a guardare”

Il Premier è intervenuto ieri ai Med Dialogues a Roma. Oggi Salvini replica: "Il governo delle Poltrone cancella il lavoro fatto dalla Lega"

Pubblicato:08-12-2019 13:30
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 16:43
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ROMA – Sulla Libia “ne ho parlato con Trump nel corso della bilaterale, noi dobbiamo fare di più”. Lo dice il presidente del Consiglio Giuseppe Conte a margine dei Med Dialogues a Roma. “Noi che abbiamo una responsabilità, in particolare l’Italia che sul dossier libico ha molta competenza- aggiunge- dobbiamo cercare di coinvolgere tutti, anche gli Stati uniti e gli altri Paesi dell’Unione europea, per indirizzare la soluzione politica”. Il premier continua: “Io credo che buona parte dei Paesi che in un primo tempo erano convinti che l’opzione militare potesse portare a una soluzione definitiva per la Libia stanno iniziando a capire che le nostre riserve e preoccupazioni erano ben riposte. Per come è strutturato lo scenario libico, non c’è possibilità di avere una vittoria militare. Mettiamo anche che Haftar possa arrivare a Tripoli: noi non riteniamo, per la nostra valutazione e conoscenza, per le così tante milizie e la frammentazione, che l’opzione militare possa portare a una stabilizzazione della Regione, ecco perché bisogna lavorare ora più che mai per indirizzare un percorso politico. I nostri diplomatici stanno lavorando in vista della Conferenza di Berlino, quella è un’occasione”.

Ma il leader della Lega Matteo Salvini attacca: “Libia sempre più instabile, ma Conte-Di Maio-Lamorgese riaprono i porti e stanno a guardare: i francesi e persino i turchi stanno conquistando influenza in territori che storicamente erano vicini al nostro Paese. Così il governo delle Poltrone cancella il lavoro fatto dalla Lega e mette l’Italia in pericolo tra terrorismo, ondate di clandestini e irrilevanza geopolitica. Governo di complici o di incapaci?”.


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