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ROMA – “Una delle otto persone è stata considerata vulnerabile e, alla luce di quanto comunicato dalle autorità, sarà tempestivamente trasferita in Italia”.
Lo comunica in una nota stampa il Tavolo Asilo e Immigrazione (TAI) che, in collaborazione con il gruppo di contatto parlamentare, si trova in Albania per monitorare il trasferimento coatto, dopo quattro giorni in mare, del secondo gruppo di migranti in applicazione del Protocollo siglato un anno fa.
“La missione di monitoraggio- ricordano gli osservatori- prevede visite ai centri di accoglienza di Shëngjin e Gjadër per verificare quali procedure sono applicate, se è garantita la possibilità di scegliere un difensore e l’informativa legale nella propria lingua e la verifica delle vulnerabilità. Nel primo giorno di missione il gruppo ha svolto attività di monitoraggio presso la struttura di Shëngjin, dove sono applicate le procedure di identificazione e screening. Sono entrati nel centro i deputati Scarpa (PD) e Mari (AVS) e due legali di associazioni del Tavolo Asilo e Immigrazione: l’ingresso è stato negato ai mediatori che li accompagnavano. Tutti gli ospiti della struttura sono stati classificati come richiedenti asilo: cinque di origine bengalese e tre egiziani. Hanno presentato domanda di asilo e compilato il modulo ‘C3’, funzionale all’audizione in commissione. È previsto che i restanti sette richiedenti asilo (uno appunto rientra in Italia) vengano trasferiti al CPR di Gjadër entro la giornata di oggi e trattenuti in ragione della provenienza da paesi considerati ‘sicuri’ dal governo”.
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