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L’Italia lavora per essere uno degli hub internazionali per la fusione nucleare, portandola dalla dimensione della ricerca a quella dello sfruttamento industriale. Gilberto Pichetto Fratin, ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, lo ha detto in occasione della prima riunione del Gruppo Mondiale per l’Energia da fusione, a Roma: “Intendiamo contribuire – le sue parole- a fare della fusione una risorsa che sia fonte al tempo stesso di energia e crescita sostenibile e condivisa. Siamo tra i principali attori al mondo nella produzione di componenti complessi e critici per la fusione- ha aggiunto- puntando anche sul partenariato pubblico-privato, convinti che possa generare un ambiente fertile per lo sviluppo di tecnologie avanzate”. Il governo Meloni intanto lavora a una newco a sostegno pubblico per il rilancio del settore. Sono stati avviati, ha confermato il ministro, dei ‘pour parler’ con Enel, Leonardo e Ansaldo.
E’ stata presentata la versione italiana della Tavola periodica degli elementi chimici, una delle icone della Scienza moderna, ideata da Dmitrij Mendeleev nel 1869 e prezioso strumento impiegato da scienziati, professionisti e studenti di molte discipline. Il Dipartimento scienze chimiche e tecnologie dei materiali del Consiglio nazionale delle ricerche e la Commissione Italiana National Adhering Organization del Cnr, rappresentanza ufficiale italiana per l’Unione internazionale di chimica pura e applicata, hanno coordinato la traduzione ufficiale. “L’intenso lavoro svolto dal gruppo interdisciplinare ha portato alla revisione sistematica dei nomi italiani degli elementi già noti, quali argon, kripton e radon, ma anche alla definizione concordata e motivata di quelli scoperti più recentemente, come gli elementi 117 e 118, tenesso e oganesson”, ha spiegato Matteo Guidotti, ricercatore dell’Istituto di scienze e tecnologie chimiche del Cnr e presidente della commissione italiana Nao-Cnr. La versione finale della Tavola periodica tradotta rappresenta “un importante traguardo con riscontri immediati a partire dalle scuole ma anche nei documenti tecnici in cui l’italiano è una lingua di lavoro quotidiana”, ha concluso Lidia Armelao, direttrice Dipartimento scienze chimiche e tecnologie dei materiali del Cnr.
Alimenti funzionali da scarti agroalimentari, piante come biofabbrica per la produzione di farmaci ma anche biomolecole potenziate per curare gravi patologie. Sono alcune delle novità che Enea ha portato a Ecomondo: tecnologie brevettate per l’estrazione da lieviti rossi della torularodina, un carotenoide con proprietà antitumorali, antinfiammatorie e antiossidanti, e anche un migliore sfruttamento delle potenzialità delle molecole responsabili del colore dello zafferano per importanti azioni di protezione delle strutture oculari. In aggiunta, nuove soluzioni tecnologiche per potenziare l’efficacia delle biomolecole, sfruttando i campi elettromagnetici per il trattamento di tumori. Enea ha poi mostrato come le piante possano diventare biofabbriche per la produzione di farmaci e come da sottoprodotti e scarti agroalimentari è possibile ricavare prodotti ad alto valore per settori come la nutraceutica, la cosmeceutica e la farmaceutica.
Successo per il primo lancio del nuovo sistema missilistico Teseo MK2/E Evolved, nell’ambito del programma di sviluppo pluriennale per la Marina Militare che punta ad apportare un sostanziale miglioramento delle capacità antinave attraverso un sistema di nuova generazione. Tempi di reazione inferiori e un controllo del missile in volo affidato a un data link satellitare sono tra le più avanzate caratteristiche del sistema, in grado di contrastare efficacemente bersagli sia marini che terrestri a lungo raggio. Potrà infatti essere utilizzato a maggiore distanza rispetto alla precedente versione, garantendo più sicurezza agli equipaggi nelle loro missioni e supportando operazioni che prevedono anche attacchi in profondità per neutralizzare minacce provenienti da postazioni fisse, mobili o rinforzate sulla terraferma.
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