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L’ambasciatore di Qatar 2022: “L’omosessualità è un danno mentale”

L'ex calciatore Khalid Salman: "Essere gay è proibito, ci sarebbero problemi con i bambini che li vedono". E l'ex presidente della Fifa Blatter si pente: "Un errore assegnare i Mondiali all'emirato"

Pubblicato:08-11-2022 20:55
Ultimo aggiornamento:08-11-2022 20:55

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ROMA – L’omosessualità “è un danno mentale”. stanno facendo discutere le dichiarazioni di Khalid Salman, ambasciatore della Coppa del Mondo del Qatar, in una intervista contenuta all’interno del documentario della Zdf dal titolo ‘Geheimsache Qatar’, che sarà trasmesso questa sera.

Salman, ex calciatore professionista autore anche di una doppietta alla Francia alle Olimpiadi del 1984, ha detto che “durante la Coppa del Mondo, molte cose entreranno nel Paese”, riferendosi “ai gay”. Per Salman “la cosa più importante è che tutti quelli che accettino di venire qui, accettino le nostre regole“.

Questo perché, per Salman, ci sarebbero “problemi con i bambini che vedono i gay. Perché poi imparerebbero qualcosa che non va bene”. Essere gay è “haram”, cioè “è proibito”, ha detto Salman, ed “è un danno mentale”.


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L’EX PRESIDENTE FIFA BLATTER: “SCELTA QATAR? UN ERRORE”

“Un errore”. Per Sepp Blatter i Mondiali di calcio non sarebbero mai dovuti essere assegnati al Qatar. Intervistato da Tages-Anzeiger, giornale svizzero in lingua tedesca, l’ex presidente della Fifa, in carica anche il 2 dicembre 2010, ovvero quando la stessa Federcalcio internazionale assegnò all’emirato il torneo iridato, ha confessato che questa scelta “è stata un errore”.

Per quanto riguarda la motivazione, per Blatter il Qatar “è un Paese troppo piccolo“, mentre “il calcio e la Coppa del Mondo sono troppo grandi per il Qatar”. Nell’intervista Blatter fa anche riferimento al rispetto dei diritti umani e ai valori in ambito sociale, spiegando che dal 2012, ovvero da quando sono emerse le prime preoccupazioni sulle condizioni di lavoro nei cantieri legati al torneo in Qatar, “sono stati presi in considerazione per ogni Paese che si candida a ospitare una Coppa del Mondo”.

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UFFICIALE: NIENTE SQUALIFICA O PENALIZZAZIONE PER L’ECUADOR

Intanto, tornando al campo, è ufficiale: l’Ecuador può partecipare ai Mondiali in Qatar, al via il prossimo 20 novembre. Lo ha confermato il Tas di Losanna, che ha però inflitto alla nazionale una penalizzazione di tre punti nelle qualificazioni sudamericane alla Coppa del Mondo del 2026 e una multa di 100mila franchi svizzeri. Sono stati così respinti i ricorsi presentati da Cile e Perù (che dunque restano esclusi dalla rassegna iridata), dopo la doppia bocciatura davanti agli organi di giustizia della Fifa, in merito alla posizione di Byron David Castillo Segura, schierato con certificato di nascita falso dall’Ecuador in otto gare delle qualificazioni mondiali

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