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La Cgil lancia l’allarme povertà a Roma: raddoppiate le famiglie con Isee pari a zero

Di Cola: "In cinque anni la povertà è aumentata e il fenomeno si sta allargando in maniera preoccupante, in molti verso l'indigenza"

Pubblicato:08-11-2022 14:07
Ultimo aggiornamento:08-11-2022 14:20

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ROMA – Aumentano i poveri a Roma e nella Città Metropolitana: dal 2016 al 2021 – solo per fare un esempio – sono pressoché raddoppiati, da 41mila a 81mila, i nuclei con Isee pari a zero. Ed è alto il rischio che nello stato di indigenza finiscano altre decine di migliaia di persone perché si trovano in una situzione economica tale da essere troppo ‘ricche’ per potere accedere ai vari bonus statali, regionali e comunali ma troppo ‘povere’ per fronteggiare il caro vita. L’allarme lo fa risuonare la Cgil di Roma e del Lazio dopo avere elaborato i dati dell’Osservatorio Inps sulle richieste di Isee (l’indicatore della situazione economica equivalente) avanzate dai cittadini della Capitale e dei comuni della provincia dal 2016 al 2021. Un vero boom, specie negli ultimi due anni, per potere accedere ai vari bonus ‘offerti’ dal governo per combattere prima le conseguenze economiche derivanti dal Covid e più di recente quelle legate al carovita.

“Abbiamo voluto capire quante persone avevano usufruito lo scorso anno dei vantaggi offerti dal Governo, attraverso la misura dello sconto in bolletta, a tutti coloro che avevano un Isee fino a 12mila euro- ha spiegato all’agenzia Dire Natale Di Cola, segretario della Cgil di Roma e Lazio- L’anno scorso a Roma e Provincia, sulla base della richiesta dell’Isee per usufruire del bonus energia, sono stati identificati 641.517 nuclei familiari. Considerando che una famiglia italiana in media è composta da 2,3 persone, si tratta di un campione di quasi 2 milioni di unità”.

Un dato “preoccupante perché questa crescita del 58% (rispetto al 2016) di attestazioni Isee è il sintomo sia di un peggioramento complessivo delle condizioni economiche delle famiglie che dell’emersione della condizione stessa dei nuclei, legata all’introduzione di misure di sostegno al reddito”, ha spiegato Di Cola. Nel 2021 i nuclei familiari di Roma e Provincia beneficiari dello sconto in bolletta e con Isee di 12mila euro sono cresciuti del 76,5% rispetto al 2016: da 222mila a più di 392mila. Inoltre, negli ultimi 5 anni, sono pressoché raddoppiati (+94%, da 41mila a 81mila) i nuclei con Isee pari a 0, e quindi beneficiari di qualunque sostegno, è diminuita la fascia Isee più alta, mentre sono aumentate i nuclei nelle fasce 12.000-25.000 mila euro e 0-12mila euro, rispettivamente del 34% (da 101mila nuclei a 136mila) e del 76%.


“Questo significa che le persone a Roma e Provincia si stanno impoverendo e questa emersione è avvenuta attraverso le misure di sostegno attuate sia dal governo centrale che quelli regionali o locali”, ha sentenziato Di Cola prima di spiegare che questo fenomeno rischia pericolosamente di allargarsi, perché la fascia Isee (12mila euro) stabilita per potere avere accesso a gran parte delle misure di sostegno è troppo bassa e andrebbe alzata. “Ci sono 136mila nuclei familiari, cioé circa 300mila persone, che denunciano un Isee di 25mila euro, una quota che li rende troppo ‘ricchi’ per avere accesso ai bonus ma allo stesso tempo ‘poveri’ per affrontare l’emergenza caro vita, non avendo accesso ad alcuna misura di sostegno, come ad esempio il reddito di citatdinanza, quello di inclusione, l’esenzione delle tasse universitarie o il bonus energia a meno che non si tratti di una famiglia numerosa. Queste persone rischiano di scivolare in uno stato di indigenza“.

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