NEWS:

Usa, la bella storia di Naquetta e Nathan: fuggiti dalla guerra in Africa, ora entrano nel Congresso

I due democratici sono fuggiti dalla guerra civile in Liberia quando erano ragazzi e si sono costruiti una carriera negli Stati Uniti

Pubblicato:08-11-2020 16:24
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 20:12
Autore:

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

ROMA – Fuggiti dalla guerra civile in Liberia quando erano ragazzi, si sono rifatti una nuova vita negli Stati Uniti, laureandosi e iniziando a lavorare. Ora, sono approdati alla Camera dei rappresentanti americana. È la storia di Naquetta Ricks e Nathan Biah, democratici, eletti martedì al Congresso in rappresentanza, rispettivamente, per il 40esimo distretto dello Stato del Colorado e il terzo del Rhode Island.


naquetta_nathan_usa

Ricks e Biah hanno lasciato il Paese africano, che venne fondato da una colonia di uomini liberi afroamericani fuggiti alla schiavitù in America, a causa della guerra civile che tra il 1989 e il 2003 provocò la morte di oltre 900.000 civili.


LEGGI ANCHE: Kamala Harris prima donna vice degli Usa: “Penso a mia madre e a tutte le donne migranti”

Ricks, che ha 53 anni, si è stabilita in gioventù nella cittadina di Aurora, in Colorado, dove ha ottenuto lo status di rifugiata. Madre di una ragazza di 24 anni, ha un master in economia aziendale e gestisce un’attività di intermediazione immobiliare. “Ho dedicato la mia vita a lavorare per migliorare la mia comunità aiutando migranti e cittadini a basso reddito a sviluppare capacità e competenze economiche” ha detto alla stampa locale la neoeletta deputata.

Biah, nato nella capitale liberiana Monrovia 48 anni fa, ha lasciato l’Africa al termine degli studi superiori. Preside di un liceo a Providence, capitale dello Stato costiero del Rhode Island, ha commentato la sua elezione dicendo che il suo scopo è “servire la comunità”, con un attenzione particolare ai ragazzi. “Ho avuto difficoltà, sono sopravvissuto a una guerra tremenda” ha dichiarato Biah. “Quando vedo dei giovani in difficoltà, penso a questo”.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it