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Dopo 30 anni di Erasmus Agenzia Giovani spegne dieci candeline

Alla prima giornata di celebrazione anche De Vincenzi e Bobba

Pubblicato:08-11-2017 20:00
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:52

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agenzia_giovaniROMA  – Oltre 4.500 progetti presentati, più di 92 milioni di euro investiti sulle nuove generazioni, 110mila partecipanti al programma (20,9% con minori opportunità, età media 18-25 anni), 62mila stranieri accolti (53,3% di sesso femminile), 100% delle risorse Ue impegnate, 11.000 partecipanti per 17 milioni di euro destinati all’area del Mediterraneo.

Sono i numeri di dieci anni di attività dell’Agenzia Nazionale Giovani, che oggi pomeriggio al Tempio di Adriano a Roma ha dato il via alla due giorni di festeggiamenti con ’10.30.60 E ora è ora’, l’evento che nel suo titolo ricorda che il 2017 è stato anche l’anno del trentesimo compleanno del programma di mobilità europeo Erasmus e del sessantesimo anniversario dei Trattati di Roma.

Presenti a questa prima giornata di festeggiamenti, insieme a circa 200 giovani, anche il sottosegretario al ministero del Lavoro Luigi Bobba, il ministro della Coesione Territoriale Claudio De Vincenti e l’assessore allo Sport del Comune di Roma Daniele Frongia. L’iniziativa, promossa dall’Ang con l’obiettivo di raccontare i risultati ottenuti e le storie dei protagonisti di questi dieci anni di ‘Erasmus+: gioventù’, ha coinvolto tanti ospiti.


Dopo i saluti del direttore generale Ang Giacomo D’Arrigo e del capo del Dipartimento della gioventù e del servizio civile nazionale Calogero Mauceri, Fabio Zaffagnini, ideatore del progetto Rockin 1000, la più grande rock band al mondo, ha aperto il pomeriggio parlando di sogni e dando le sue tre regole per realizzarli: non sognare in grande ma in piccolo, non pianificare, nessuna regola. Dopo gli interventi istituzionali, il pomeriggio è proseguito tra i racconti del dj Claudio Coccoluto e del conduttore televisivo Andrea Pezzi, del cantante dei The Giornalisti Tommaso Paradiso e del giornalista e commentatore sportivo Pierluigi Pardo.

Domani sarà la volta della conduttrice tv Mia Ceran, del direttore d’orchestra più giovane d’Europa Beatrice Venanzi, dell’esploratore italiano Alex Bellini e dell’atleta Fidal Marco Fassinotti, oltre agli atleti paralimpici Chiara Coltri e Giulio Maria Papi e alla nazionale dei calciatori con sindrome di down vincitori del mondiali 2017.

L’evento, oltre a sottolineare l’attività della più giovane PA d’Italia (età media 37 anni) in tema di inclusione sociale, cittadinanza attiva, investimento sul capitale umano e promozione del talento giovanile, è stato un momento per chiarire alcuni aspetti tecnici, come i meccanismi di accreditamento degli enti, ma anche spazio di riflessione critica e confronto tra ragazzi e rappresentanti agenzie nazionali che si occupano di Erasmus.

Molte le domande e i suggerimenti sugli strumenti di verifica delle associazioni che in Europa accolgono i ragazzi che aderiscono al programma di volontariato europeo, sulla compatibilità tra la politica europea di mobilità e la riduzione degli investimenti, che negli ultimi anni ha colpito il settore di istruzione e formazione, sulla necessità di incentivare la comunicazione rispetto alle opportunità offerte da Erasmus plus (formazione professionale, scuole, volontariato), al di là dell’Erasmus universitario, o sull’idea di sostituire le gite scolastiche con esperienze Erasmus. Ma spazio anche ai racconti di chi, grazie ad Erasmus+, è riuscito a costruire progetti come ‘Green in Europe’, che a Taranto, in Puglia, ha dato la possibilità a 150 giovani di andare all’estero grazie a scambi interculturali, che però hanno un legame con il territorio.

Dal 3 al 9 novembre, nell’ambito delle celebrazioni, sarà possibile visitare al Maxxi di Roma un murales realizzato per i 30 anni di Erasmus dal diciassettenne venezuelano Santiago Di Gennaro in occasione della Settimana Europea della Gioventù dello scorso maggio.

 Nel video, il sottosegretario al ministero del Lavoro Luigi Bobba


BOBBA: ERASMUS PER TUTTI, PER IL FUTURO DELL’EUROPA

“L’Erasmus per tutti si fa allargando il perimetro delle attività. Oggi i giovani possono andare a studiare o a fare un’esperienza di lavoro in altri Paesi europei, muoversi con il progetti dell’Agenzia. E da domani potranno farlo attraverso un’esperienza di volontariato nel Corpo europeo di solidarietà, con un servizio civile. Anche il nuovo servizio civile universale varato dal governo italiano pochi mesi fa prevede tre mesi di esperienza di servizio in un altro Paese dell’Unione. Se avremo giovani che camminano sulle strade dell’Europa studiando, lavorando, o attraverso un impegno associativo, abbiamo delle buone ragioni per pensare che l’Europa sia il nostro futuro”, spiega all’agenzia di stampa Dire il sottosegretario al ministero del Lavoro, Luigi Bobba,

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