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Intervista a Michael Bruschi

Nome: Michael (Mike) Cognome: Bruschi Luogo e data di nascita: New York (Usa)

Pubblicato:08-11-2016 14:30
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 09:16

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michael_bruschi_sm_psNome: Michael (Mike)

Cognome: Bruschi

Luogo e data di nascita: New York (Usa) 09 novembre 1955


Professione: imprenditore/consulente

Residenza a San Marino: dal 1964

Domicilio a San Marino: dal 1964

Eventuale/i altra/e cittadinanza/e: Usa

Partito: Ps

1) Cominciamo dalla legislatura ormai volta al termine. Può dirci cosa, secondo la sua opinione, ha funzionato bene e cosa no o comunque meno? Per quali ragioni?

Totale mancanza di condivisione degli obiettivi, totale mancanza di coordinazione tra i Segretari di Stato. L’unica cosa positiva è che è terminata prima della scadenza naturale.

2) Nella prossima legislatura, quali sono i tre punti prioritari che la nuova maggioranza dovrà mettere al centro dell’agenda politica nei primi 100 giorni? Perché?

Domanda interessante che andrebbe rivolta a ogni Segreteria. Ogni segreteria dovrebbe individuare almeno 3 priorità. Gli obiettivi promessi nei primi 100 giorni possono essere dichiarati dai Segretari che si candidano per una specifica Segreteria, diversamente sono parole al vento.

3) Ci sono delle tematiche politiche che sente maggiormente vicine e per le quali desidera impegnarsi in prima persona? Come mai?

Sicuramente sono fortemente interessato allo sviluppo dell’economia. Penso sia molto più facile di quello che potrebbe sembrare. Fissare obiettivi di settore, condividerli con tutte le categorie presenti sul territorio. Formare il gruppo di lavoro, tracciare la strategia e lavorare per tappe con traguardi chiari. Modificare tutto ciò che è di ostacolo allo sviluppo e non dimenticare mai: prima di tutto gli interessi della collettività.

4) In questa fase si parla sempre più di sviluppo dell’economia del Paese ma il concetto è legato all’idea di sviluppo che ognuno ha. Secondo la sua, quali sono le direzioni da seguire per ottenere i traguardi in tale ambito? A cosa non bisogna rinunciare per farlo?

Rinunciare? La collettività non deve rinunciare a nulla, anzi! Gli unici che devono rinunciare sono le ambizioni dei poteri occulti e quei politici che sono i loro pupazzi. La strada è molto semplice, se a guidare il cambiamento sono persone capaci che hanno a cuore la Repubblica, persone con esperienze internazionali, riconosciute per le loro capacità (fuori dal mondo politico), la strada dello sviluppo è assicurato. Il mondo è immenso e pieno di opportunità,. San Marino è talmente piccola che i risultati si vedrebbero con estrema rapidità.

5) Qual è il convincimento che ha maturato in questi anni nel rapporto che sarebbe giusto si instaurasse tra San Marino e Unione Europea?

Noi non siamo messi così male da dover utilizzare la “scusa” di imposizioni dell’Europa per prendere decisioni. Servono accordi che facilitano la nostra economia. Andare in Europa pensando così di evitare di essere “una spina nel fianco” ci porterà alla rovina e alla morte della Repubblica.

6) Nella storia di San Marino, anche recente, c’è una figura politica a cui si ispira o almeno in.cui si riconosce per ideali e valori?

Se ci fosse qualcuno che merita la mia stima non saremmo nella condizione in cui ci troviamo! Nessuno raggiunge nemmeno la sufficienza!

7) Nello scenario politico internazionale, attuale o passato, c’è un personaggio di cui stima l’azione politica? Se si, per quali motivi?

Il mondo è sottomesso al volere dei potenti, ribellarsi è quasi impossibile! La grandezza di alcuni stati è stato merito di personaggi “eccezionali” che con il loro impegno ed ingegno hanno dato “certezze” o “speranze” al proprio popolo. Le grandi Nazioni sono difficilissime da gestire perciò la mia stima è rivolta a tutti i grandi presidenti delle grandi nazioni che hanno spianato la strada alle migliori menti della loro nazione.

8) Ci sono delle esperienze nella sua formazione, nel suo lavoro, nella sua vita (anche politica) che considera propedeutiche o comunque importanti per svolgere nel migliore dei modi il mandato per cui si candida?

Non mi sarei mai candidato se non pensassi di avere qualcosa da “DARE”. Penso di avere esperienze internazionali e relazioni internazionali dovute semplicemente per quello che sono e per quello che gli altri mi riconoscono. Non mi siedo al tavolo dei grandi perché ho un “titolo politico”, ho la stima di tantissimi in giro per il mondo, sono stato e sono tutt’ora in contatto con grandi realtà imprenditoriali e politici semplicemente per quello che posso offrire come persona. Se avessi la possibilità di operare per conto del mio paese, sono sicuro di poter ottenere enormi vantaggi sia economici, sia di investimenti dal mondo intero! Decisamente nel settore economico posso aprire la strada a tantissimi investitori. Ci vuole una strategia condivisa e professionalità per raggiungere questi obiettivi, però non si può fare nulla se non come gruppo di persone che si rispettano e riconoscono le capacità, l’uno dell’altro. Rimane fondamentale coinvolgere i giovani che hanno voglia di imparare, che siano disposti a seguirti e a farsi una propria idea di come gira il mondo. Delle cose che vedono, forse non piace tutto, ma quando avranno la preparazione minima per rappresentare la Repubblica, applicheranno ciò che gli piace e ci metteranno del loro per migliorare ancora di più le condizioni di San Marino.

9) Ci sono momenti in cui si sente orgoglioso del suo Paese? Quando l’ultima volta?

Io sono sempre orgoglioso di San Marino, ma il momento di maggior difesa del nostro paese è quando sono all’estero.

10) Quali sono gli aspetti del suo carattere che ritiene maggiormente importanti per fare politica?

Determinazione, capacità di fissare obiettivi raggiungibili, difendere gli interessi dei Cittadini. Non sono ricattabile, non sono comprabile, non mi faccio incantare dalle parole. Sono capace di dimostrare con i fatti ciò che prometto. Sono capace di adeguarmi a cose che non mi piacciono, se sono necessarie per lo scopo finale. So ammettere quando sbaglio. So trasformare sconfitte in altre opportunità. Non si può sempre vincere ma non sempre perdere significa che non ci sono altre strade. MAI ARRENDERSI.

11) Quando è nata nella sua vita l’aspirazione all’impegno politico con lo spirito di servizio per la nostra Repubblica? É giunta legata a un fatto scatenante particolare o si è costruita gradualmente nel tempo?

Non ho MAI avuto ambizione politiche in passato. Non ho mai avuto stima di nessuno in particolare, l’ho sempre visto come un male necessario! Ho raggiunto un’età e una esperienza che mi ha portato a vedere San Marino alla deriva e non vedo nessuno in grado di ricondurla sulla strada della ripresa, vedo uomini e ragazzi lassù che non hanno nulla da dare, ma solo da prendere. La colpa la do ai politici in carica, non hanno saputo creare nuove leve e non hanno dato alcun insegnamento di morale e di correttezza! Sono convinto che San Marino gode di tante persone eccezionali che hanno semplicemente bisogno di imparare che con onestà, amore per il bene comune, umiltà e voglia di imparare si può continuare ad essere indipendenti da questo mondo pieno di pazzi e si può garantire un futuro di libertà e benessere ai nostri figli. Se sono nati movimenti “ribelli” il motivo c’è ed è colpa di chi ha governato fino ad oggi. Penso che la vecchia guardia ha persone capaci di rieducarsi e coinvolgere le nuove generazioni “arrabbiate”. Dobbiamo ascoltarli ed educarli, coinvolgerli e dargli tutte le armi necessarie per far parte di una politica onesta ed intelligente. Il mio obiettivo è soprattutto questo.

12) Nella sua vita privata, anche passata, ci sono delle passioni (sport, hobbies, interessi) che ha coltivato e che hanno lasciato il segno dentro di lei? Se si, quali insegnamenti ne ha ricavato?

Con il mio fisico lo sport ha poco da condividere! Ho preferito aiutare gli sportivi ad avere opportunità. Credo che il mio passato nello sport abbia raggiunto livelli altissimi nel mondo come presidente o finanziatore. Di nascosto, mi piace il golf, come sfogo e divertimento, con i miei amici, giochiamo senza regole di piazzamento, semplicemente una “stupida” sfida fra me e quella pallina…che va’ sempre dove non deve andare.

13) Con la preferenza unica crediamo che gli elettori valuteranno la competenza, le capacità del candidato, le sue motivazioni e l’entusiasmo. Cosa può dire a proposito riguardo le sue?

La preferenza unica mi piace tantissimo, purtroppo non ci sono regole che danno pari opportunità. Mettersi in vista non fa parte della logica delle persone intelligenti, purtroppo favorirà chi sa vendersi e chi sa spendere parole che incantono. I più meritevoli e intelligenti saranno tagliati fuori. Rischiamo di cadere ancora più in basso. Peccato che chi comanderà, non agevolerà MAI i più capaci perché ha paura delle persone intelligenti.

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