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De Luca: “M5s voleva mettere il cappello sul voto a Napoli. Scampagnata in città mentre Raggi lottava da sola”

Il presidente della Regione Campania torna a polemizzare con il Movimento 5 Stelle dopo l'esito delle elezioni comunali

Pubblicato:08-10-2021 15:42
Ultimo aggiornamento:08-10-2021 16:04

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NAPOLI – È stata una campagna elettorale elettrizzante, entusiasmante, scoppiettante fino alla narcotizzazione”. Il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, nel corso di una diretta sulla sua pagina Facebook, torna a polemizzare con il Movimento 5 Stelle dopo l’esito delle elezioni comunali a Napoli.

“Mi sono permesso di sfottere un po’ gli amici 5 Stelle perché, in relazione alla vicenda elettorale di Napoli, hanno fatto un tentativo di millantato credito. Hanno cercato – attacca – di mettere il cappello su un risultato elettorale rispetto al quale hanno avuto una funzione non determinante.

Nella serata di lunedì sono arrivati in blocco tutti i dirigenti 5 Stelle, a Napoli abbiamo avuto i ristoranti pieni e gli alberghi esauriti. C’erano tutti i dirigenti 5 Stelle. Peccato che questo affollamento non corrispondeva ai numeri”. “Manfredi – ricorda il governatore – ha vinto con un buon 62%, ma i voti delle liste sono questi: i 5 Stelle sono poco sopra il 9%, il Pd è al 12,2%. C’è un buon 40% di voti che deriva da altre scelte, altre componenti, altre forze politiche e, dunque, è inappropriato tentare di mettere il cappello, non si fa”.


SCAMPAGNATA M5S A NAPOLI MENTRE RAGGI LOTTAVA DA SOLA

“Sento di dover rendere l’onore delle armi a Virginia Raggi. Avendo polemizzato e ironizzato su di lei, devo dire di averla vista affrontare con determinazione la battaglia, a viso aperto, con una piena assunzione di responsabilità. Averla vista da sola nella serata di lunedì, mentre i 5 Stelle venivano a fare scampagnate a Napoli, mi ha quasi indignato. Virginia Raggi credo meriti l’onore delle armi”. Lo dice, nel corso di una diretta Facebook, il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. “Roma – sottolinea – ha bisogno di una svolta radicale. La capitale d’Italia ha bisogno di un governo vero, non di precarietà o di cose improbabili. Io considero l’esperienza amministrativa di Roma un disastro di proporzioni bibliche. La capitale d’Italia è stata messa in ginocchio in questi anni, è sconvolgente. Credo sia stato il più grande disastro amministrativo d’Italia insieme con quello prodotto dall’amministrazione comunale di Napoli in questi dieci anni”.

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