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Fridays for future, domani sciopero statico in piazza Maggiore a Bologna

Gli attivisti avranno la mascherina e saranno posizioni su precise X sul pavimento. Ma il grande evento per l'ambiente sotto le Due torri è sabato 17 ottobre

Pubblicato:08-10-2020 11:42
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 20:01
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BOLOGNA – Il ‘climate strike’ in programma a Bologna domani (venerdì 10 ottobre) sarà solo un assaggio della grande manifestazione di sabato 17 ottobre alla quale aderiscono ben 12 associazioni e comitati cittadini. Per domani, intanto, niente corteo, ma un presidio statico in piazza Maggiore dalle 9 alle 13, dove a un certo punto i Fridays for future ‘moriranno’ a terra in un simbolico die-in, seguito dalla lettura di una lettera e dal canto di ‘Power to the people’.

Anche se i giovani attivisti bolognesi stanno lavorando da settimane allo sciopero, domani potrebbero non esserci i numeri degli scorsi scioperi quando migliaia di giovanissimi hanno riempito le strade nel cuore della città. Anche perchè l’anno scorso non c’erano misure di sicurezza da rispettare a causa di un’epidemia globale. La fiducia però non manca: “Mi aspetto una buona partecipazione”, dice Beatrice Trentin, una delle rappresentanti di Fff Bologna, che in questi giorni sta lavorando “notte e giorno” per fare in modo che lo sciopero di venerdì “riapra il dibattito e una seria riflessione sul tema ambientale e l’emergenza climatica”.

In piazza Maggiore, i partecipanti dovranno rimanere sulle X posizionate sul pavimento e  ovviamente, dovranno indossare la mascherina (“Che può diventare un bellissimo cartellone”). Il tutto previa compilazione di un modulo online per il tracciamento in caso di contagio da Covid-19. I ragazzi dei Fff Bologna non saranno soli, insieme a loro ci sarà anche una piccola delegazione degli attivisti più ‘grandi’ e radicali di Extinction Rebellion. “Dieci noi rimarranno a Bologna per dare una mano ai Fridays, mentre una delegazione più corposa, di circa 50 persone, andrà alla manifestazione di Roma, dove in realtà agiremo in tante piccole azioni dislocate per tutta la città”, spiega Pasquale Pagano, attivista di Xr Bologna.


IL GRANDE EVENTO DEL 17 OTTOBRE

Per giornata di sabato 17, è in programma la “manifestazione per una rivoluzione ambientale“, con appuntamento alle 16 in piazza XX settembre. Tra gli organizzatori, oltre a Xr e ai Fridays for future ci sono anche i comitati che si battano contro la ‘cementificazione’ della città, come Rigenerazione no speculazione (in ‘difesa’ dei prati di Caprara) e il comitato Ex Caserma Mazzoni Bene Comune. Ma ci sono anche il collettivo Labas, l’associazione Aria Pesa contro l’inquinamento cittadino, Camilla – emporio di comunità e altri. Insomma, sabato prossimo è attesa una grossa mobilitazione in difesa di cinque punti da cui partire per avviare una reale “svolta ecologica”.

ECCO I 5 PUNTI PER LA ‘SVOLTA ECOLOGICA’

Prima di tutto, fermare la “speculazione e il consumo di suolo” e ottenere un Piano urbanistico generale (Pug) adeguato. Ancora, sabato si manifesta per fermare i lavori sul Passante di mezzo e l’allargamento della tangenziale, così come per fermare il People mover che collega l’aeroporto Marconi alla Stazione centrale, a favore di una mobilità cittadina “pubblica, gratuita e sostenibile”. Infine, tra le questioni più urgenti da risolvere e per le quali si manifesterà sabato 17 a Bologna, c’è quella di ottenere una vera ‘sovranità alimentare’. “La ‘city of food’ è stata duramente colpita dalla pandemia, la ‘disneyland del cibo’ Fico si è rivelata una fallimentare cattedrale nel deserto e lo scontro tra un modello di filiera corta e la grande distribuzione organizzata si è rivelato impari nel periodo del lockdown”, scrivono gli organizzatori nell’evento Facebook, scontrandosi contro Fico di Oscar Farinetti, fondatore di Eataly.

“Quando parliamo di salute, parliamo di alimentazione sana, quando parliamo di ambiente, parliamo di un modello di produzione e di distribuzione etica che rispetta il pianeta terra, la terra, il suolo, l’aria e l’acqua come beni comuni- si legge nell’evento- ne abbiamo abbastanza dell’inutile proliferazione dei supermercati, vogliamo spazi solidali di scambio, chiediamo più mercati rionali”.

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