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Destra e grillini, in Campidoglio è la loro festa

La sfida a destra per chi farà partire la giostra dei festeggiamenti è sentitissima. Anni fa portarono Alemanno in Campidoglio marciando con le braccia tese e berciando 'boia chi molla'

Pubblicato:08-10-2015 13:21
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:37

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ROMA – Fascisti di Casa Pound, dirigenti e militanti di Fratelli d’Italia, deputati del Movimento 5 Stelle. Oggi la piazza del Campidoglio è tutta loro. Sorridono, rilasciano interviste, organizzano la festa che sentono imminente: “Vai a prende’ le bandiere- ordina Federico Mollicone di Fdi a un giovane- i tricolori me raccomando, senza le aste. Poi li porti qui in Campidoglio e li nascondi per bene: appena le dimissioni sono ufficiali, le tiriamo fuori e cominciamo a sventola’, dobbiamo esse i primi“. Nel frattempo, mentre la riunione della giunta è in corso e all’esterno arrivano notizie che neanche in un film di Fantozzi (“I consiglieri del Pd hanno invaso l’aula e tengono in ostaggio la giunta”), la polizia transenna la piazza sotto alla Lupa. Giornalisti e operatori, tanti, vengono assiepati a distanza dalla scala che porta al Palazzo senatorio. I turisti affacciati al belvedere che dà su via dei Fori imperiali non capiscono. ‘Move to the other side’, dice la polizia. Incerti, obbediscono, si muovono sull’altro lato. Dove intanto il folklore da giornata campale si è arricchito di personaggi e bandiere. Ci sono tre rarissimi sostenitori di Marino con cartelli che invitano il sindaco a non dimettersi; c’è il militante grillino che va a sbandierargli il drappo a cinque stelle sotto al naso; ci sono i rappresentanti della Casa della pace e ci sono i ragazzi di Giorgia Meloni che li sfottono.

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Fabio Rampelli è il volto della felicità, Alessandro Di Battista e Carla Ruocco si godono il momento. Il leader di Casa pound, Simone Di Stefano, si allontana verso le 13: forse non sa che i Fratelli d’Italia stanno già preparando le bandiere, o forse ha in mente qualcosa anche lui. La sfida a destra per chi farà partire la giostra dei festeggiamenti è sentitissima. Anni fa portarono Alemanno in Campidoglio marciando con le braccia tese e berciando ‘boia chi molla’. Per ora è solo un ricordo.


di Antonio Bravetti

Giornalista professionista

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