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BOLOGNA – Con il camper in giro per locali all’ora dell’aperitivo e di sera per mettere in guardia le donne dal bere alcol in gravidanza. E’ la campagna messa in atto dall’Ausl di Ferrara per combattere la sindrome feto-alcolica in occasione della giornata mondiale di sensibilizzazione in programma domani, venerdì 9 settembre.
Gli operatori di strada del Serd di Ferrara saranno quindi in giro con un camper, in orario di aperitivo o alla sera, recandosi nei luoghi di aggregazione per spiegare quali sono i danni causati dall’abuso di alcol quando si aspetta un bambino. “Non esiste in letteratura una dose oltre la quale il feto può essere danneggiato dall’uso dell’alcol- spiega il farmacologo e tossicologo clinico del Serd di Ferrara, Massimo Trombini- per tale motivo è meglio non bere durante la gestazione“.
L’alcol in gravidanza, spiega l’esperto, “genera lesioni cellulari a causa di un metabolita tossico (acetaldeide) che con l’etanolo vanno a creare un danno vascolare alla placenta”. Il feto “non metabolizza l’alcol”, per cui va “in uno stato di ipossia, cioè gli arriva poco ossigeno”. E questo “a sua volta può creare conseguenze anche molto gravi sullo sviluppo dell’embrione“. Quindi, ribadisce il tossicologo dell’Ausl di Ferrara, “non usiamo alcol in gravidanza”.
Lo slogan della campagna contro la sindrome feto-alcolica in fondo è proprio questo: “Zero alcol in gravidanza”. Se la mamma beve mentre è in attesa, il futuro nascituro può presentare diversi problemi come il dismorfismo facciale, il ritardo nella crescita o l’anomalia neuro-comportamentale. Quando ci sono tutti e tre, si ha la sindrome in forma grave.
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