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Delpini: “Milano non è diminuita se io non sono cardinale”

L'arcivescovo torna sulle polemiche per la scelta sul comasco Cantoni: "D'accordo col Papa, non si fanno le nomine per inerzia"

Pubblicato:08-09-2022 14:36
Ultimo aggiornamento:08-09-2022 14:36

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“Volendo essere un po’ spiritoso nel salutare un caro amico, non sono stato capito nelle mie reali intenzioni. Io sono del tutto d’accordo con il Papa che non procede per inerzia nella scelta dei cardinali, ma prende decisioni con criteri che lui ritiene opportuni”. Lo ha detto l’arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, durante l’omelia della Messa pontificale celebrata in Duomo, che ha aperto ufficialmente l’anno pastorale della Diocesi ambrosiana, tornando sulle polemiche seguite al suo saluto rivolto la scorsa settimana al neo cardinale Oscar Cantoni, vescovo di Como.

“SONO CONTENTO PER CANTONI, DARA’ BUONI CONSIGLI AL PAPA”

“Sono anzitutto contento per la nomina di Oscar. Ho molta stima di lui, lo conosco da tempo e penso possa dare buoni consigli al Papa. In secondo luogo, vorrei dire che io non desidero diventare cardinale, non mi sentirei proprio a mio agio. La Chiesa di Milano, però, non deve sentirsi diminuita nel suo prestigio e nella sua bellezza se il vescovo, o almeno questo vescovo, non è cardinale”.

“NELLA POLITICA PER IL BENE COMUNE, NON PER IL POTERE”

Delpini, celebrando in Duomo il nuovo inizio dell’anno pastorale, fissato tradizionalmente l’8 settembre, solennità della Natività della Beata Vergine Maria, alla quale è dedicata la Cattedrale, ha poi fatto implicito riferimento anche all’imminente appuntamento elettorale. “Saremo presenti nei partiti politici, nelle amministrazioni comunali, nelle responsabilità economiche non come gente che cerca potere e vantaggi di parte, ma come gente che vuole servire il bene comune e ascoltare il gemito dei poveri”. E non è mancato un cenno alla crisi economica e alla guerra in corso in Europa, con un invito a mobilitare “forze e risorse per la pace dentro le società malate di troppa diseguaglianza e corruzione e per la pace tra le nazioni in conflitti assurdi impantanati in un disastro senza via d’uscita”. Al termine della celebrazione Delpini ha salutato i tre missionari fidei donum ambrosiani che nelle prossime settimane partiranno per il Brasile.


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