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ROMA – Per rilanciare l’attività dopo la crisi determinata dalla pandemia molte aziende decidono oggi di puntare sulla sostenibilità. Questa tendenza si concretizza, ad esempio, in investimenti a favore dell’efficienza energetica di edifici e processi produttivi e nell’utilizzo di fonti rinnovabili. Il fenomeno ha finito per influenzare anche il settore finanziario e assicurativo, dove si registrano importanti adeguamenti riguardo alla profilazione dei clienti che i consulenti assicurativi sono tenuti a redigere.
Rendere più produttiva e sostenibile la propria azienda è un binomio ormai collaudato, che unisce il successo personale a una necessaria presa di coscienza dei gravi problemi dell’ambiente. Muoversi in questa direzione diventa adesso imprescindibile, poiché l’inclinazione per il green rappresenta, a partire dal 2 agosto, uno dei criteri essenziali all’interno della valutazione di idoneità dei clienti che intendono dedicarsi a investimenti finanziari e assicurativi.
Da questa data, infatti, la direttiva MIFID II, attualmente in vigore con lo scopo di dettare le regole dei mercati finanziari dell’Unione europea, subisce un’importante modifica, con l’introduzione delle “preferenze di sostenibilità”. Questa evoluzione è stata recepita anche dal settore assicurativo. Ciò significa che i consulenti, durante l’analisi preliminare del livello di conoscenza del settore e degli obiettivi del cliente, devono valutare attentamente anche l’interesse nei confronti di investimenti di stampo sostenibile.
Investire in sostenibilità assume quindi un ruolo di primo piano, inserendosi tra i requisiti necessari per avere accesso a consulenze finanziarie e assicurative e poter investire sui prodotti presenti sul mercato, adeguando così il proprio profilo di risparmiatore. I professionisti di A1 Life, uno dei leader in Italia nel settore dell’intermediazione assicurativa, sono in grado fornire un quadro chiaro delle opzioni a disposizione mantenendo aggiornata la propria posizione di risparmiatore evoluto.
A1 Life, inoltre, offre il vantaggio di avere da sempre messo al centro della propria attività la formazione, pensata come un percorso continuo di aggiornamento, sia per quanto riguarda le nuove opzioni sul mercato che in relazione alle normative.
I consulenti posseggono quindi oggi le giuste competenze per analizzare nel dettaglio la situazione del cliente e comprenderne esigenze e aspettative, in modo da individuare le soluzioni migliori. Diventa in questo modo possibile, attraverso un piano di investimento ben calibrato, adeguare la propria posizione ai tempi attuali e realizzare interventi mirati di incremento della sostenibilità.
Insieme a un rinnovamento in chiave sostenibile, è importante approntare anche adeguate misure di protezione, in modo che l’azienda sia assicurata contro i tanti pericoli a cui può andare incontro, come guasti, furti e danni causati da calamità naturali. Il ruolo di una consulenza accurata risiede proprio nel mettere in luce gli eventuali pericoli e nel definire le contromisure più adatte, per consentire al cliente di dedicarsi in tutta tranquillità allo sviluppo dell’impresa.
Eliminare queste preoccupazioni è un punto di partenza fondamentale per affrontare in maniera serena ed efficace la trasformazione della propria azienda e renderla, nello stesso tempo, più green e competitiva.
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