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RECENSIONE | Venezia 77, in viaggio tra le ombre con ‘Guida romantica a posti perduti’

Evento Speciale alle Giornate degli Autori. Nel cast Jasmine Trinca, Clive Owen e Andrea Carpenzano

Pubblicato:08-09-2020 19:22
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 19:51

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VENEZIA – I posti perduti sono luoghi “vuoti, con tanta vita dentro, rimandano cosi’ tanto al passato che ci si sta bene. Si ritrova un po’ di se stessi li'”. Ecco perche’ Giorgia Farina li ha voluti raccontare nel suo nuovo film ‘Guida romantica a posti perduti’, Evento Speciale alle Giornate degli Autori e presentato alla Mostra del Cinema di Venezia. Protagonisti di questo road movie “due personaggi con tante ombre, ma che non hanno paura di essere sbagliati”, ha dichiarato la regista subito dopo la proiezione al Lido. “Sono due incompiuti, in un viaggio a ritroso nelle loro vite. Ogni tappa del percorso fa cadere un pezzo dell’armatura che si sono costruiti questi personaggi cosi’ bugiardi”.

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Protagonisti del film, in uscita il 24 settembre al cinema, sono Allegra, interpretata da Jasmine Trinca (presente alla prima insieme a Andrea Carpenzano e Irene Jacob) e Benno (Clive Owen). Lei soffre di attacchi di panico, lui ha problemi con l’alcol. I due abitano nello stesso palazzo ma non si sono mai incontrati, sara’ un errore a intrecciare i loro destini, e la necessita’ di entrambi di dare una svolta alla propria vita li portera’ a partire insieme per questo insolito viaggio. Dall’Italia all’Inghilterra, passando per una chiesa allagata, un parco acquatico e una fabbrica abbandonati e una cittadina disabitata, i due percorrono un viaggio verso casa, luogo perduto per eccellenza. “La cosa bella dei road movie e’ che c’e’ tanto tempo per parlare con il cast e costruire i personaggi. In questo caso gli attori hanno collaborato anche alla scrittura del film”, ha raccontato Farina, che su Clive Owen ha aggiunto “e’ un attore molto inclusivo nelle sue scelte ed era estremamente eccitato dalla storia. Ci siamo incontrati un paio di giorni dopo aver letto il copione e si e’ mostrato aperto a qualsiasi tipo di idea. E’ stato un po’ il nostro collante, ci ha spinto ad osare. Lui e’ un attore che non vorrebbe mai smettere di girare Ero incredula quando ha accettato il ruolo, per me lui e’ un mito”. Il film e’ una commedia agrodolce che si lascia guardare, in attesa di una catarsi che giunge solo in parte, lasciando dei sospesi che generano un senso di inconcludenza.

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