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Consip, tribunale di Roma sospende la risoluzione della convenzione con Manital

L'affidamento riguarda i servizi di facility management per immobili adibiti prevalentemente ad uso ufficio utilizzati dalle pubbliche amministrazioni. Salvi diecimila dipendenti

Pubblicato:08-09-2020 14:54
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 19:51

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ROMA – Il tribunale di Roma ha sospeso il provvedimento con cui Consip, la centrale per gli acquisti della pubblica amministrazione, il 28 maggio aveva dichiarato formalmente la risoluzione della convenzione con il gruppo Manital, attivo nel settore dei servizi di facility management. La convenzione, firmata nel dicembre 2012 a seguito dalla gara ‘Facility management 3’, riguarda l’affidamento dei servizi di facility management per immobili adibiti prevalentemente ad uso ufficio utilizzati dalle pubbliche amministrazioni. A ricorrere contro la decisione di Consip erano stati i tre commissari del gruppo Manital: Antonio Casilli, Antonio Zecca e Francesco Schiavone Panni. Il giudice ha accolto il ricorso d’urgenza avanzato dai tre commissari nominati nel febbraio 2020 e incaricati dal ministero dello Sviluppo economico di risanare il gruppo e di assicurare la continuità aziendale, anche a salvaguardia di diecimila lavoratori dipendenti. Il Tribunale, richiamando alcuni pronunciamenti della Corte di Cassazione in tema di amministrazione straordinaria, sottolinea la natura “recuperatoria e comunque conservativa” dell’amministrazione straordinaria: un obiettivo che deve essere attuato “attraverso la continuazione dell’attività di impresa”. In quest’ottica la continuazione dell’esercizio di impresa è tutelata e così, secondo il Tribunale, esisterebbe il ‘fumus boni iuris’, cioè la ‘parvenza di buon diritto’, da parte dei commissari “in riferimento al lamentato illegittimo esercizio dell’azione risolutiva da parte di Consip”. L’azione da parte della centrale per gli acquisti avrebbe quindi compromesso le finalità di risanamento dell’azienda, interrompendo la continuità aziendale in nome della quale i contratti proseguono ‘ope legis’, ovvero ‘per forza di legge’.

 MANITAL, ZECCA: “OK SENTENZA GIUDICE, FONDAMENTALE PER RILANCIO”

“Dal nostro punto di vista la decisione del Tribunale di Roma rappresenta un successo perché è fondamentale per qualunque piano di rilancio aziendale e di salvaguardia dell’occupazione, diretta e indiretta”. Lo afferma alla Dire Antonio Zecca, uno dei tre commissari a cui il governo ha affidato le sorti della società Manitalidea. In ballo c’è il futuro di una realtà che, tra diretto e indotto, in passato ha coinvolto fino a diecimila lavoratori.

“Si tratta di un pronunciamento importante perché Manital lavora con il settore pubblico e la sua è una storia di partecipazione a gare pubbliche – aggiunge Zecca -. È importante che lo Stato ci aiuti”. Secondo Zecca, che da febbraio regge le sorti dell’azienda insieme con Antonio Casilli e Francesco Schiavone Panni, il provvedimento adottato da Consip “avrebbe potuto minare” il percorso di risanamento del gruppo Manital “e si pone in contraddizione con gli obiettivi dell’amministrazione straordinaria”.


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