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Il Covid cambia la mobilità in Uganda: boom di biciclette cinesi

Con la pandemia sono stati sospesi i trasporti pubblici e anche i boda boda, i tradizionali moto-taxi diffusi nella capitale

Pubblicato:08-09-2020 10:32
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 19:50

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ROMA – La pandemia di Covid-19 in Uganda ha avuto un effetto economico specifico: rivoluzionare i trasporti, alimentando la compravendita di biciclette prodotte da aziende cinesi. A documentarlo sono fonti locali, che hanno riportato dati del governo secondo cui attualmente, un ugandese su tre possiede questo tipo di mezzo. A detta dei rivenditori di biciclette intervistati dalla stampa, la maggior parte delle biciclette in circolazione provengono dal Paese asiatico, con ripercussioni positive sia sull’economia – molti ugandesi lavorano come intermediari, acquistando le bici in Cina per poi rivenderle in Uganda – e sull’ambiente.

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Ogni tre mesi vado in Cina per acquistare 500 pezzi” ha spiegato uno dei rivenditori di Kampala, Muzamir Kakande, convinto che almeno sette bici su dieci nella capitale non siano di fabbricazione locale. A determinare la passione degli ugandesi per le biciclette cinesi hanno influito le restrizioni imposte dalle autorità per contenere la diffusione del coronavirus, molte delle quali hanno riguardato proprio la mobilità. Non solo sono stati sospesi i trasporti pubblici – poi ‘riaperti’, ma con varie condizioni che ne limitano la capienza – ma sono stati messi al bando anche i boda boda, i tradizionali moto-taxi diffusi nella capitale e nel resto del Paese. Il fatto di non poter mantenere la distanza di sicurezza tra l’autista e il passeggero – o i passeggeri – ha reso i boda boda rischiosi agli occhi dei responsabili sanitari. Un problema, però, per chi non ha un mezzo proprio con cui spostarsi: così, anche per evitare lunghe attese nel congestionato traffico di Kampala e delle altre città ugandesi, molti hanno deciso di optare per la bici, impiegata anche per il trasporto merci.


Una scelta non sorprendente, ha spiegato Susan Kataike, portavoce del ministero del Lavoro e dei trasporti. “Prima di tutto come la maggior parte delle merci che si trovano nei mercati in Uganda, anche le biciclette provengono dalla Cina” ha detto la responsabile. “In secondo luogo, quando il governo ha vietato alcune forme di trasporto a causa del coronavirus, molte persone hanno acquistato biciclette“.

Secondo Kataike, la tendenza sta rappresentando “una benedizione”. “Finalmente – ha detto la portavoce – le persone hanno iniziato a usare questo mezzo di trasporto, come suggerito dal presidente Yoweri Museveni”. Il capo dello Stato infatti propugna da tempo stili di vita sani: hanno fatto il giro del web i suoi video, realizzati durante il lockdown, mentre svolgeva esercizi fisici nello studio presidenziale per incoraggiare i cittadini a non farsi sopraffare dalla pigrizia.

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