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Terremoto devasta il Messico, sisma di magnitudo 8.2: molti crolli, decine di morti

La scossa è stata avvertita da circa 50 milioni di persone e  il governatore del Chiapas ha chiesto di evacuare le aree abitate della costa per timore di uno tsunami

Pubblicato:08-09-2017 08:22
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:40

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ROMA – Un sisma di magnitudo superiore a 8 della scala Richter ha colpito il Messico. L’epicentro è stato localizzato a cinque chilometri al largo della costa del Chiapas alle 06.49 ora italiana (lì erano le 22.49). Le fonti sulla magnitudo parlano di 8.2 gradi Richter.


La scossa è stata avvertita da circa 50 milioni di persone e  il governatore del Chiapas, Manuel Velasco, ha chiesto di evacuare le aree abitate della costa per timore di uno tsunami.

Gran parte di Città del Messico è rimasta senza luce in seguito al terremoto. Scuole chiuse “per poter precedere a una revisione delle infrastrutture” dopo la forte scossa.

 L’epicentro del sisma è stato registrato a 165 chilometri da Tapachula, al largo delle coste dello Stato meridionale del Chiapas, a una profondità di 35 chilometri. Anche se distante dalla capitale, numerose persone hanno abbandonato le case e sono scese in strada al buio. Il presidente del Messico, Enrique Pena Nieto, ha reso noto via Twitter di aver “attivato il comitato nazionale di emergenza” e i “protocolli della protezione civile” dopo la forte scossa considerata come una delle più violente dal devastante sisma del 1985.

TESTIMONE: TERRIBILE, MA IN CAPITALE POCHI DANNI

“La scossa è stata terribile, non avevo mai sentito niente del genere, ma a Città del Messico i danni agli edifici sembrano molto limitati”: così alla DIRE  Joni Orozco, consulente informatico, sul terremoto che ha colpito il Paese centroamericano.

“Dopo i 10mila morti del sisma del 1985 a Città del Messico le procedure sono migliorate e per oggi c’è un piano di emergenza ben definito in caso di nuove scosse” spiega Orozco. “Sono state date disposizioni sull’impacchettamento di scorte alimentari e sui rifugi; dopo un black-out di circa tre ore, poi, è anche tornata anche la corrente elettrica”. La scossa principale si è verificata alle 23.50 di ieri sera ora locale, questa mattina in Italia. L’epicentro è stato localizzato circa 87 chilometri a largo di Pijijiapan, una località situata sulla costa dell’Oceano Pacifico. Gli Stati più colpiti sono quelli di Oaxaca e Chiapas. Particolarmente critica la situazione a Juchitan, un centro circa 600 chilometri a sud di Città del Messico dove i morti sarebbero almeno dieci. “Lì”, spiega Orozco, “il terremoto ha provocato frane devastanti”.

 

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