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La Toscana vara un numero di telefono per offrire posto ai migranti

FIRENZE - "Abbiamo voluto offrire un servizio alle 20 famiglie che si sono gia' dichiarate disponibili ad ospitare

Pubblicato:08-09-2015 06:01
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:32

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FIRENZE – “Abbiamo voluto offrire un servizio alle 20 famiglie che si sono gia’ dichiarate disponibili ad ospitare un rifugiato e ci auguriamo che anche altri toscani seguano il loro esempio rispondendo positivamente all’obbligo morale di accogliere chi ne ha bisogno”. Il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, ha spiegato con queste parole il nuovo servizio istituito da palazzo Strozzi Sacrati e destinato a raccogliere le disponibilita’ di chi ha un appartamento vuoto dove ospitare un piccolo gruppo di migranti o un posto all’interno del proprio domicilio.

Enrico Rossi

“Chiamate il 331.6983061– ha precisato il presidente- e vi garantiremo il massimo della riservatezza. Nei prossimi giorni faremo un accordo con le Prefetture per definire le modalita’ con le quali i privati potranno offrire accoglienza, con quali procedure dovranno farlo, non escludendo la possibilita’ di ottenere in cambio un rimborso”. Rossi ha osservato come fino a questo momento siano ospitati in Toscana 5.700 migranti, “una misura tranquillamente assorbile senza alcuna paura e nel rispetto delle regole” che a suo giudizio devono prevedere che “lavorino su base volontaria, contraccambiando così l’accoglienza che la Toscana offre loro”. A questo proposito ha detto di aver preso contatto anche con i Consorzi di bonifica per un possibile impegno dei rifugiati nei lavori di ripulitura di fossi e canali.


Il presidente ha infine ribadito che chiedera’ presto un incontro al cardinale Betori per parlare dell’impulso che Papa Francesco ha dato alla questione dell’accoglienza, imprimendole una svolta positiva che parte dal principio che non e’ possibile derogare dai doveri di accoglienza e soccorso di chi fugge dalla guerra, dalla dittatura o dalle persecuzioni religiose. “La foto di Aylan morto sulla spiaggia turca- ha spiegato Enrico Rossi- ci ha messi tutti di fronte alla nostra coscienza”.

di Carlandrea Adam Poli

Giornalista

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