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Fise, i candidati Campese e Bartalucci: “Commissariare la Federazione”

È la richiesta arrivata oggi dai due aspiranti alla presidenza durante una conferenza stampa

Pubblicato:08-08-2024 18:32
Ultimo aggiornamento:08-08-2024 18:32

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ROMA – “Chiediamo di commissariare la Federazione italiana sport equestri. È necessario un vero cambio di passo”. È questa la richiesta arrivata oggi da Clara Campese e Duccio Bartalucci, due tra i candidati alla presidenza della stessa Fise, intervenuti durante una conferenza stampa organizzata nella sede della Comin&Partners in collaborazione con la Fr Comunication di Francesca Nucci e Rolando Luzi che ha moderato l’evento. I due candidati, coadiuvati dal tecnico Giuseppe Pozzato, hanno presentato un’analisi dei bilanci della Fise e dell’Ese (Equestrian sports event srl), società interamente partecipata dalla Federazione, dai quali “emergono gravi perdite e una mala gestione complessiva del patrimonio federale per un valore complessivo di -3,5 milioni”.

“La federazione- ha spiegato Campese- è organizzata in modo che coesistano due macro aree, una amministrativa e una sportiva. Quello che ho avuto modo di rilevare è che su tutte e due i piani ci sono elementi di disfunzionamento. Penso, ad esempio, alla mancanza di risultati sportivi, salvo qualche disciplina, come il volteggio. Sono anni che l’Italia non centra risultati sportivi. Ci sono poi atleti che avanzano soldi. Sicuramente arriveranno. Ma possibile dover aspettare oltre un anno?”. “A livello amministrativo serve poi la massima trasparenza- ha aggiunto Campese- il bilancio 23 si è chiuso con un positivo di 135mila euro ma solo grazie ad un anticipo a Sport e Salute. Altrimenti sarebbe in negativo di 424mila euro. E poi mi chiedo: quale è il senso della società privata Ese, partecipata al 100% dalla Fise? Ricordo che la sua perdita è stata coperta con i soldi della Fise”.

Per Bartalucci, invece, “è necessario far partecipare alle elezioni il maggior numero di persone possibile, anche con il voto elettronico a distanza. Ci sono situazioni non corrette, a partire dall’attuale raccolta delle deleghe. Chiediamo quindi un incontro al Coni perché riteniamo la Federazione gravemente malata. Purtroppo lo sport equestre è afflitto da grande degrado. Noi proveremo a cambiare la situazione: per questo abbiamo un accordo con Clara che prevede che in caso uno di noi due riuscisse ad andare al ballottaggio l’altro lo appoggerà. Non vogliamo più un uomo solo al comando. Noi daremo vita ad un governo di coalizione”.


Per tutte queste ragioni Campese e Bartalucci hanno “chiesto al presidente del Coni, Giovanni Malagò, e al ministro dello Sport, Andrea Abodi, di fare luce quanto prima su queste gravi irregolarità emerse nella gestione federale” e chiedono di “riformare interamente il sistema delle deleghe la cui raccolta oggi è sfruttata solo in un’ottica clientelare che impedisce lo svolgimento di elezioni libere e trasparenti“.
A proposito di elezioni: Campese e Bartalucci hanno annunciato il loro accordo in vista del prossimo voto del 9 settembre. In caso di vittoria la loro squadra avrà, tra i consiglieri, Filippo Moyersoen, Claudio Minardi e Alessia Marioni. Gli altri sette consiglieri saranno così scelti, in caso di vittoria: quattro consiglieri scelti dal presidente eletto e tre dall’altro candidato. “Se diventerò presidente rimetterò lo sport al centro- ha aggiunto Campese- rimettendo al centro le competenze. Darò autonomia decisionale ai professioniati e voce e spazio agli organi tecnici”.

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