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Aggressioni fisiche e verbali, a Bergamo le addette al check-in lanciano l’allarme: lasciate sole a subire minacce continue

Le lavoratrici di Orio al Serio raccontano un clima drammatico: "Da millenni si chiede la guardia fissa al gate, ma costa, ci dicono"

Pubblicato:08-08-2024 15:29
Ultimo aggiornamento:08-08-2024 15:29
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MILANO – Così come aumentano gli spostamenti per le vacanze aumentano anche “i casi violenze fisiche e verbali, ai danni delle addette al check in dell’aeroporto di Orio al Serio”. Negli ultimi giorni, due aggressioni nei confronti del personale al gate dello scalo “non hanno avuto per fortuna esiti drammatici, ma hanno fatto saltare il tappo alla pazienza delle lavoratrici”, circa 300 quelle in forza all’aeroporto. Segnala tutto la Cisl.

“Abbiamo appreso dai nostri associati che ieri si è verificata l’ennesima aggressione ai danni di una lavoratrice dello scalo bergamasco. Riteniamo che non sia più accettabile svolgere la propria attività lavorativa con il timore di essere aggrediti-molestati da alcuni passeggeri– dicono i n un comunicato Pasquale Salvatore e Nicola Priore, della Fit-Cisl di Bergamo- da diverso tempo chiediamo la convocazione di un tavolo con Sacbo, Enav, Questura e tutti gli attori per chiedere una discussione sul livello di sicurezza dei lavoratori del Caravaggio che, lo ricordiamo, è uno dei maggiori aeroporti nazionali per traffico di mezzi e persone. I casi delle ultime settimane sono state la classica goccia che fa traboccare il vaso, ma le aggressioni sono all’ordine del giorno”.

“I CONTINUI RITARDI, CANCELLAZIONI E OVERBOOKING PEGGIORANO SITUAZIONE COMPROMESSA”

I “ritardi continui, le cancellazioni e l’overbooking praticamente su ogni volo di quest’estate stanno peggiorando una situazione già compromessa”, dicono le lavoratrici dello scalo. “Io solo oggi ho assistito alla collega insultata al check in con urla del passeggero che si è messo a lanciare i bagagli e prenderli a calci– racconta una addetta- a un gate una tizia a cui è stato detto di attendere il marito che aspettava spostandosi solo un po’, ha dato fuori di matto insultando colleghe, passeggeri e è stata scortata dalla polizia in biglietteria”.


Siamo sole al gate a gestire overbooking di anche oltre 15 passeggeri– interviene un’altra lavoratrice- veniamo mandate, sole, a sbarcare voli di quasi 200 persone incazzate come bisce senza mai alcun aiuto dei responsabili”. Ma “nulla cambia da anni e non cambierà mai. Non interessa. Si chiede da millenni una guardia fissa al check in e al gate, ma costa, ci dicono”, ribadiscono scoraggiate. La Fit-Cisl ha mandato una richiesta ufficiale di incontro al gestore aeroportuale per attivare un tavolo per trovare soluzioni che disincentivino questi comportamenti che spesso rimangono impuniti. “Un’ulteriore richiesta è quella di mettere a disposizione delle persone offese da questi atteggiamenti incivili un supporto sia psicologico che di tutela legale– chiedono Salvatore e Priore- Diamo la nostra massima disponibilità affinché questo tavolo venga organizzato il prima possibile”.

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