NEWS:

Sicurezza stradale, in Italia nel 2023 meno morti ma tra le vittime più anziani e bambini

166.525 gli incidenti stradali con lesioni (+0,4% rispetto all'anno precedente), 3.039 morti (-3,8% rispetto all'anno precedente)

Pubblicato:08-08-2024 13:37
Ultimo aggiornamento:08-08-2024 15:29

incidente ardea foto tosca
FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

ROMA – Sono stati 166.525 gli incidenti stradali con lesioni che si sono verificati in Italia nel 2023 (+0,4% rispetto all’anno precedente).

Si tratta di ben 456 sinistri al giorno. Il 73,3% è avvenuto sulle strade urbane, il 21,4% su quelle extraurbane e il 5,3% sulle autostrade. Le cause? Nel 15,1% dei casi si è trattato di distrazione alla guida, nel 12,9% di mancato rispetto della precedenza e nell’8,4% di velocità troppo elevata.

Tutto questo ha portato a un totale di 3.039 morti (-3,8% rispetto all’anno precedente). Nello specifico 2.416 uomini (79,5%) e 623 donne (20,5%). I feriti sono stati 224.634 (+0,5%). A mettere i numeri nero su bianco è l’Istat nel rapporto sugli incidenti stradali 2023.


“I valori sono in lieve aumento rispetto al 2022 per incidenti e feriti, ma in diminuzione per le vittime. Si registra ancora, invece, una diminuzione nel confronto con il 2019 per incidenti, vittime e feriti (rispettivamente -3,3, -4,2% e -6,9%)”, si legge nel documento.

Andando nel dettaglio il report evidenzia che i conducenti deceduti nel 2023 ammontano a 2.135 (1.907 uomini e 228 donne), i passeggeri a 419 (195 uomini e 224 donne) e i pedoni a 485 (314 uomini e 171 donne).

Guardando la distribuzione per età, le vittime risultano concentrate nelle classi 20-29 anni e 45-59 anni per gli uomini, e oltre i 55 anni per le donne.

Gli aumenti più consistenti rispetto al 2022 si registrano però, nel complesso, per le classi di età oltre i 70 anni, con un aumento più rilevante per la fascia 75-79 anni (+23,6%), ma anche per i bambini tra 5 e 9 anni (da 8 a 13 vittime) e i 45-49enni (+1,8%).

Il tasso di mortalità stradale passa da 53,6 a 51,5 morti ogni milione di abitanti tra il 2022 e il 2023. Nel 2019 era pari a 53,1. Rispetto al 2019 – benchmark per il decennio 2021-2030 – le vittime della strada diminuiscono del 4,2%.

Le vittime invece aumentano nel 2023 per i conducenti di monopattini e di biciclette e biciclette elettriche, stabili i pedoni e in diminuzione gli altri utenti.

Si contano 1.332 vittime tra gli occupanti di autovetture (-3,1%), 734 tra i motociclisti (-6,0%), 68 tra i ciclomotoristi (-2,9%), 485 tra i pedoni (0,0%). Tra gli occupanti di autocarri si registrano 112 decessi (-32,5%), mentre per le biciclette e le biciclette elettriche le vittime sono 212, in aumento rispetto al 2022, quando sono state 205 (+3,4%).

Aumentano anche gli infortunati tra gli utenti di monopattini elettrici (conteggiati dal 2020): gli incidenti stradali che li vedono coinvolti passano da 2.929 nel 2022 a 3.365 nel 2023, i feriti da 2.787 a 3.195, mentre i morti (entro 30 giorni) sono 21 (nel 2022 erano 16). Il costo sociale degli incidenti stradali con lesioni a persone, rilevati da Polizia Stradale, Polizia locale e Carabinieri, calcolato con parametri aggiornati da Istat e Aci nel 2023, ammonta a quasi 18 miliardi di euro nel 2023 (1% del Pil nazionale).

Se si considerano, infine anche i costi legati ai sinistri con soli danni alle cose (circa 4,3 miliardi di euro stimati da Ania), si arriva a una cifra pari a circa 22,3 miliardi di euro.

IL CONTESTO UE

Nell’Unione europea nel suo complesso, il numero delle vittime diminuisce in maniera contenuta nel 2023 (-1,5% rispetto all’anno precedente), dopo l’aumento dell’anno precedente che era seguito a una drastica riduzione nei due anni di pandemia (-10% sul 2019). Complessivamente, nel 2023 le vittime sono 20.385, contro 20.685 del 2022 e 22.761 del 2019.

Ogni milione di abitanti si contano 45 morti per incidente stradale nell’Ue e 52 nel nostro Paese, che resta al 19° posto della graduatoria, a pari merito con la Polonia. Il Paese più virtuoso è la Svezia con 22 morti ogni milione di abitanti. L’obiettivo europeo al 2023 è il dimezzamento di vittime e feriti gravi rispetto al 2019, anno di benchmark per il decennio per la sicurezza stradale 2021-2030 e il monitoraggio dei key performance indicators: velocità, distrazione alla guida, uso di alcool e droghe, sistemi di soccorso in caso di incidente, veicoli e infrastrutture.

SANZIONI

La guida troppo veloce è il comportamento più sanzionato dopo la sosta vietata e rappresenta il 37% del totale delle violazioni del codice della strada. In lieve calo le sanzioni per mancato uso delle cinture di sicurezza e dei sistemi di ritenuta per bambini, a fronte di un forte incremento di quelle per mancato uso del casco. Rimane elevato il numero di sanzioni per uso improprio di dispositivi in auto e aumentano le sanzioni per guida in stato di ebbrezza, soprattutto la quota elevata dalle Polizie Locali.

SCENARIO

Il mercato dell’auto presenta una crescita nel 2023: le prime iscrizioni di autovetture sono aumentate del 18,4% rispetto al 2022. Sulla rete autostradale le percorrenze medie annue dei veicoli registrano una crescita del 3,8% rispetto al 2022 e un aumento anche rispetto al 2019, registrando un massimo, in termini assoluti, per le percorrenze totali, che superano la quota di 86,7 miliardi di veicoli per chilometro.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it


California Consumer Privacy Act (CCPA) Opt-Out IconLe tue preferenze relative alla privacy