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Dramma incendi in Calabria, de Magistris: “Governo mobiliti anche l’esercito, non si può più aspettare”

"Facciamo appello al presidente Draghi e al dipartimento della protezione civile nazionale affinché mettano in campo ogni azione, dai mezzi aerei a quelli di terra"

Pubblicato:08-08-2021 21:25
Ultimo aggiornamento:08-08-2021 21:25
Autore:

Luigi de Magistris
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REGGIO CALABRIA – “Presidente Draghi la Calabria e il sud bruciano. Facciamo appello al Governo e al dipartimento della protezione civile nazionale affinché mettano in campo ogni azione, dai mezzi aerei a quelli di terra, compreso l’uso dell’esercito, per tutelare il patrimonio boschivo ed agricolo della Calabria, tenuto anche conto che la situazione istituzionale e politica regionale è fuori controllo dal momento che manca da un anno circa un presidente della Regione eletto dal popolo e nel pieno delle sue funzioni. La Calabria non può aspettare, fate presto. Lo afferma Luigi de Magistris, candidato presidente alla Regione Calabria.

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 “Continuano a bruciare i boschi e le campagne – aggiunge l’ex pm -. Da nord a sud, oltre alla zona greganica dell’Aspromonte, dove sono morte due persone, è allarmante quanto sta avvenendo ad Acri, in provincia di Cosenza, alle porte della Sila greca. Nel corso della notte nuovi roghi di carattere doloso hanno interessato zone limitrofe al centro storico e nell’area dell’ex discarica in contrada Manzi”. Inoltre – sottolinea de Magistris – : “Esprimiamo solidarietà e vicinanza a quanti hanno subito danni alle proprie abitazioni e alle aziende attive nel territorio. Gli investimenti nella salvaguardia dell’ambiente saranno prioritari nel mio impegno da presidente della Regione Calabria. Si creeranno posti di lavoro e si realizzerà economia con la difesa e la valorizzazione delle foreste. Sarà spezzata la catena del profitto criminale sugli incendi. Investiremo denari per la creazione di posti di lavoro per la bonifica dei siti inquinati, per la valorizzazione dei territori, per la tutela delle foreste e il contrasto al dissesto idrogeologico. Più il territorio sarà difeso più vi sarà lavoro e profitto. Il territorio abbandonato dalla politica diventa terra di nessuno. Il patrimonio naturalistico della Calabria è immenso e noi lo difenderemo”.


“CALABRIA BRUCIA PER INADEGUATEZZA DI CHI GOVERNA”

Come ricorda l’attuale sindaco di Napoli: “A San Lorenzo, nel reggino, tra le campagne e i boschi dell’area aspromontana sono morte due persone per difendere la loro terra da un incendio devastante. La Calabria ancora una volta è lacerata da grandi incendi colposi e dolosi. La politica regionale è totalmente inadeguata nella predisposizione dei piani di prevenzione e intervento per gli incendi boschivi estivi e completamente assente nelle politiche di tutela della forestazione e delle aree boschive. La politica di centro destra e centro sinistra non è stata capace di creare lavoro sulla tutela e difesa della terra, della montagna, dei boschi, delle campagne, dell’agricoltura, delle aree interne”.

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