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Migranti, 28 anni fa l’approdo di ‘Vlora’, Abbaticchio: “Bari contro la cultura dell’odio”

28 anni fa l'arrivo di 15.000 migranti albanesi a Bari: le immagini dell'imbarcazione che traboccava di persone fecero il giro del mondo

Pubblicato:08-08-2019 13:24
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:36
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BARI – “Oggi facciamo i decreti sicurezza bis, creiamo la cultura dell’odio, creiamo una frattura sociale, un razzismo basato anche sul colore della pelle. E ora più che mai dobbiamo ricordare l’esempio di Bari e dei baresi che l’8 agosto 1991 dimostrò al mondo che una città di uno Stato europeo, una città del Mezzogiorno, una città del Mediterraneo di saper affrontare una difficoltà come lo sbarco di 15mila disperati venuti dal mare dall’Albania”. Così Ludovico Abbaticchio, garante per la Puglia dei Diritti dei minori, ricorda l’approdo nel porto di Bari della Vlora, la nave carica di albanesi: le immagini della imbarcazione che traboccava di persone fecero il giro del mondo.

“Io allora ero un consigliere comunale di opposizione e mi arrivò la telefonata del sindaco Enrico Dalfino che mi chiedeva un aiuto: avvisare i colleghi medici che erano in città per poterlo affiancare nell’accoglienza di queste persone. E la cosa fu fatta”, riporta Abbaticchio che evidenzia come “la città di Bari, tutti i baresi – donne, giovani, uomini – si impegnarono alla grande e riuscimmo ad aiutare queste persone che avevano bisogno di tutto: dall’acqua agli abiti. Ognuno fece la propria parte”.

Bari è “storicamente e culturalmente una città di accoglienza e – sostiene – non basta un decreto che crea odio a cambiare un popolo come il nostro che diventa esempio per i ragazzi. A loro deve essere rivolto il ricordo di quello sbarco affinché imparino che la convivenza può essere complessa ma mai impossibile specie se animata da sani principi che superano le diversità”, conclude.


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