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ESCLUSIVA | Roma, intervista alla presidente di Ama: “Possibili nuove criticità, verso equilibrio di bilancio nel 2019”

La presidente di Ama, Luisa Melara, nel corso di un'intervista all'agenzia Dire parla dei crediti cimiteriali e del centro carni

Pubblicato:08-08-2019 12:48
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:36

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ROMA – “Ama ha presentato alle autorità, al Campidoglio e alla Regione Lazio un dettagliato report con le previsioni e le esigenze di conferimento per il prossimo periodo fino alla fine dell’anno. Segnali precisi di possibili nuove criticità ci impongono di allertare gli enti e le Autorità su temi sui quali Ama non può intervenire: in particolare parliamo della carenza di impianti di trattamento e di destinazione finale”. Lo ha detto la presidente di Ama, Luisa Melara, nel corso di un’intervista all’agenzia Dire.

PRESIDENTE AMA: INTERAMENTE SVALUTATI 18 MLN CREDITI CIMITERIALI

“I ‘famosi’ crediti per i servizi cimiteriali (pari a circa 18 milioni di euro, ndr) sono interamente svalutati”. Lo ha detto la presidente di Ama, Luisa Melara, in un’intervista all’agenzia Dire commentando il progetto di bilancio 2017 approvato dal Cda.

L’esercizio in questione si è chiuso con un passivo di circa 136 milioni non solo a causa della svalutazione del Centro Carni: “Altre voci significative della perdita di bilancio sono l’accantonamento a Fondo Rischi per il giudizio intentato dal Cns, e l’ulteriore accantonamento a Fondo Svalutazione Crediti per i crediti Tari/Tia/Tares/Tarsu, a seguito di maggiori accertamenti di dubbia e difficile esigibilità nei confronti di contribuenti da parte del soggetto incaricato del recupero”, ha spiegato Melara.


PRESIDENTE AMA: VERSO EQUILIBRIO BILANCIO IN ESERCIZIO 2019

L’equilibrio nel bilancio 2019, mentre l’esercizio 2018 farà ancora registrare un rosso, dovuto perlopiu’ alla perdita del Tmb Salario, distrutto dal l’incendio del dicembre 2018. È quello che emerge tra le righe delle parole rilasciate dalla presidente di Ama, Luisa Melara, all’agenzia Dire dopo l’approvazione da parte del Cda dell’azienda del progetto di bilancio 2017.

“Ci permettiamo di essere assolutamente riservati sui dati del bilancio 2018, che verrà redatto solo dopo l’approvazione di quello chiuso al 31 dicembre 2017, anche se i dati sono già praticamente in linea- ha detto Melara- Quel che posso dire è che avrà un peso indubitabilmente la perdita dell’impianto Tmb Salario, avvenuta con l’incendio del dicembre scorso”.

Per quanto riguarda il bilancio 2019, un’eventuale chiusura in rosso risulterebbe essere la terza consecutiva e aprirebbe le porte a una procedura di concordato ma la presidente della Municipalizzata ha sottolineato che “allo stato non ci sono i presupposti per alcuna procedura concorsuale. Tre esercizi consecutivi in perdita, ai sensi dell’articolo 14, comma 5, dlgs 175/2016, precludono all’ente partecipante, salvo il caso specifico previsto dallo stesso comma 5, di ripianare le perdite; ma non fanno scattare affatto i presupposti per procedure concorsuali come il concordato. Ciò premesso, per quanto sembra, ad oggi, l’esercizio 2019 dovrebbe essere in equilibrio. Dunque le operazioni di ‘pulizia’ e chiarezza rispetto a partite sui bilanci tendono solo a fissare un punto per far ripartire con nuovo slancio l’azienda”.

PRESIDENTE AMA: INVESTIMENTI IN IMPIANTI DA CONCORDARE CON POLITICHE COMUNE

“Ama è concentrata sul suo core business che consiste nella raccolta, pulizia e spazzamento. Eventuali sviluppi di investimento nel settore impiantistico dovranno essere concordati in armonia con le politiche del socio Roma Capitale”. Lo ha detto la presidente di Ama, Luisa Melara, nel corso di un’intervista all’agenzia Dire.

PRESIDENTE AMA: SVALUTARE CENTRO CARNI ATTO DOVUTO, ECCO PERCHÉ

Il Consiglio di amministrazione dell’Ama ha approvato il progetto di bilancio 2017 con una chiusura di esercizio in rosso per circa 136 milioni di euro, in gran parte legati alla svalutazione per circa 100 milioni del Centro Carni.

La società Axia Re nella perizia ha riportato due valori: uno di circa 135 milioni in caso di valorizzazione del compendio e un altro (definito ‘As is’), anche questo di mercato, di 31,5 milioni relativo alla piena proprietà del complesso immobiliare appartenente al fondo ‘Immobiliare sviluppo’ (di cui Ama detiene le quote) al 31 dicembre 2018, ma in questo caso senza la valorizzazione. Una stima, quest’ultima, ritenuta il più probabile valore che un acquirente sarebbe disposto a pagare in condizioni di ordinarietà. In base a questo documento Ama ha deciso dei svalutare quella quota posta a bilancio.

Un “atto dovuto” secondo la presidente della municipalizzata del Comune di Roma, Luisa Melara, che ha spiegato i motivi di questa azione in un’intervista all’agenzia Dire: “Il principio contabile (Oic 21, paragrafo 40) impone la iscrizione del minor valore quando risulti da una perdita durevole di valore; non si è trattato dunque di una scelta, ma appunto di un atto dovuto- ha detto- Riportare in bilancio la svalutazione del Centro Carni per il cda Ama era un atto dovuto perché la stima di mercato ‘as is’, in base alla normativa di settore, fa testo a tutti gli effetti. Il titolare delle quote di un fondo immobiliare (quale è in questo caso la municipalizzata Ama, ndr) non può confutare la stima dell’esperto indipendente, di esclusiva nomina del Fondo immobiliare stesso (in questo caso Axia Re, ndr): chiunque e’ del mestiere sa che per discostarsi dalla valutazioni del Net Asset Value ci devono essere motivazioni e controdeduzioni più che dettagliate che provano l’opposto di quanto afferma l’esperto indipendente incaricato dalla Sgr (società di gestione del risparmio)”.

Tuttavia, ha aggiunto Melara alla Dire, “se lo scenario cambierà nei prossimi mesi, nulla vieta che la Sgr possa indicare un valore di nuovo diverso alle quote del fondo immobiliare. Ma questa valutazione, che deve essere redatta ogni anno, pertiene in toto all’indipendenza del soggetto che in base alle norme Bankitalia-Consob è nominato dai gestori del Fondo”.

Il perito riporta nella sua nuova valutazione del Centro Carni una lettera del 20 giugno dell’assessore comunale al Bilancio, Gianni Lemmetti, presidente della cabina di regia istituita proprio sul compendio Centro Carni e del dg capitolino, Franco Giampaoletti, dove in sostanza si dice che non ci sono passi avanti sul progetto ma ipotesi che comunque non comporteranno svalutazioni.

“Il Consiglio di amministrazione è in costante contatto con il Campidoglio ed è anche sorpreso che documenti interni alla cabina di regia siano stati messi in circolazione- ha proseguito Melara- Ciò detto, non rientra nelle scelte né dell’Amministrazione capitolina né in quelle degli amministratori di Ama il cambio del criterio di valutazione adottato dall’esperto indipendente che valuta il complesso immobiliare di proprietà del Fondo”.

E’ vero che l’area del Centro Carni era stata data in pegno a BnP Paribas per la linea di credito A (un mutuo di lungo termine) da oltre 200 milioni? Che riverbero ha la svalutazione del Centro Carni su questo mutuo? “Le banche creditrici di Ama detengono in pegno le quote del Fondo Immobiliare, e non gli immobili- ha spiegato ancora Melara- Ama è perfettamente in regola con le rate di ammortamento del debito bancario. A settembre ci confronteremo con il sistema bancario, certi che la svalutazione non determinerà contraccolpi”.

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