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VIDEO | Mafia, il 10 luglio sit-in a sostegno della Dda di Reggio Calabria

L'evento è organizzato dall'associazione culturale Falcone e Borsellino e rivista Antimafiaduemila vedrà la partecipazione anche di Agende Rosse

Pubblicato:08-07-2020 14:17
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 18:37
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REGGIO CALABRIA – “Un evento che abbiamo voluto come associazione culturale Falcone e Borsellino e rivista Antimafiaduemila per esprimere la nostra vicinanza al pm Giuseppe Lombardo e a tutti i magistrati della Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria, in un momento storico importante, perche’ e’ in corso all’aula bunker di Reggio Calabria la requisitoria del processo Ndrangheta stragista”. Cosi’ il caporedattore della rivista Antimafiaduemila Aaron Pettinari, nell’illustrare i dettagli del sit-in promosso dall’associazione culturale che si terra’ venerdi’ 10 luglio a Reggio Calabria, dalle 9:30 alle 19:00 nel piazzale del Cedir adiacente la Procura della Repubblica. “Si tratta di un processo che abbiamo seguito sin dall’inizio – ha aggiunto Pettinari – e che ricostruisce i pezzi mancanti della nostra storia, in cui si racconta qualcosa di rivoluzionario rispetto al costrutto che finora si era pensato, ossia che le stragi di mafia del 1992, 1993, 1994 erano un affare di Cosa nostra. Invece – ha affermato Pettinari – le prove portano a pensare che la mafia siciliana non fosse da sola, ma che ci sia stata anche la ndrangheta d’accordo per quel progetto stragista che poi diventa, per certi versi, anche politico, per come e’ emerso dalla ricostruzione nel corso del processo e dalla requisitoria del procuratore aggiunto Lombardo”. All’iniziativa hanno aderito Libera e l’associazione Agende rosse di Salvatore Borsellino.

BORSELLINO: “LOMBARDO STA METTENDO IN LUCE LEGAMI DELLE STRAGI”

“Il movimento Agende rosse aderisce al sit-in organizzato il giorno 10 luglio dall’associazione culturale ‘Falcone e Borsellino’ a sostegno del procuratore aggiunto Giuseppe Lombardo che sta esponendo la propria requisitoria nel processo ‘Ndrangheta stragista in corso presso il Tribunale di Reggio Calabria”. Cosi’ Salvatore Borsellino in rappresentanza del movimento Agende rosse. “Riteniamo essenziale partecipare all’iniziativa – ha aggiunto Borsellino – perche’ il lavoro svolto dal procuratore aggiunto Lombardo e dalle forze di polizia giudiziaria nell’inchiesta ‘Ndrangheta stragista sta mettendo in luce i legami criminali che nei primi anni novanta hanno visto cosa nostra e ‘ndrangheta protagoniste di un programma eversivo volto a condizionare l’ordine democratico dello Stato italiano”. Per Salvatore Borsellino si e’ trattato “di una serie di azioni condotte da un consorzio di forze eterogenee, in parte criminali ed in parte appartenenti ad organi dello Stato, volte ad indirizzare gli equilibri del potere sul territorio italiano nel momento di passaggio tra la prima e la seconda Repubblica. I moventi delle stragi di Capaci e via d’Amelio possono essere compresi solo all’interno di questo contesto”. “Esprimiamo pertanto – conclude Borsellino – sostegno e la nostra viva riconoscenza al procuratore Lombardo per il lavoro che sta caparbiamente portando avanti per far conoscere i terminali di una strategia eversiva che cosi’ pesantemente ha determinato l’evolversi del quadro politico e sociale negli anni successivi al 1991″.


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