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Acqua, Vincenzi (Anbi): “Ridurre i tempi della burocrazia e creare occupazione”

Il 7 e l'8 luglio si è svolta a Roma l'assemblea dell'associazione sul tema 'L'urgenza dell'Italia, trasformare l'emergenza in opportunita''. Molti gli interventi di ministri ed esperti

Pubblicato:08-07-2020 14:01
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 18:36

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ROMA – Su acqua e bonifiche “bisogna passare dalle parole ai fatti e ridurre i tempi della burocrazia. La pandemia e’ stata inaspettata e difficile da governare, il Paese ha fatto uno sforzo enorme nel contenere con tanti provvedimenti la malattia e nel gestire la crisi economica e occupazionale. Notiamo pero’ che solo il 19-20% dei provvedimenti decisi vede la messa a terra. Tutto resta ancora fermo e fa fatica a decollare”. Lo dice Francesco Vincenzi, presidente Anbi (Associazione nazionale bonifiche irrigazioni miglioramenti fondiari), durante l’assemblea dell’associazione sul tema ‘L’urgenza dell’Italia, trasformare l’emergenza in opportunita’‘. 

“In questo modo- denuncia Vincenzi- si crea una distanza dal cittadino, nasce un gap difficile da colmare che solo uno sforzo collettivo puo’ risolvere. Dobbiamo ridurre la distanza tra il dire e il fare, le nostre proposte nascono dalla capacita’ di essere vicini ai territori. Abbiamo oltre 8900 progetti per la messa in sicurezza del dissesto idrogeologico, si tratta di un impianto di 11 miliardi per oltre 54mila posti di lavoro. Poi bisogna intervenire sulle opere incompiute che creano un danno, specialmente in agricoltura a causa dei cambiamenti climatici. Questo e’ un lusso che non possiamo permetterci perche’ la crisi economica si sta trasformando in una crisi occupazionale. Sulle opere pubbliche il nostro Paese deve avere coraggio, noi siamo a disposizione del Paese. La gestione dell’acqua e’ un tema che va affrontato da nord a sud. I cambiamenti climatici oggi fanno soffrire anche il nord, quindi bisogna intervenire per avere l’agricoltura al fianco dello sviluppo del Paese”, conclude Vincenzi.

Qui tutti gli interventi della due giorni:


ACQUA. BARETTA: PRIORITÀ È PORTARLA DOVE NON C’È

“Portare acqua dove non c’e’, toglierla dove magari ce ne e’ in abbondanza e monitorare i cambiamenti climatici che si abbattono sulle nostre coste nell’ottica di una strategia di prevenzione”. Sono tra le priorita’ segnalate da Pier Paolo Baretta, sottosegretario all’Economia, intervenendo all’assemblea Anbi (Associazione nazionale bonifiche irrigazioni). Baretta riconosce il lavoro svolto dai consorzi di bonifica. “Se non ci fossero- sostiene- piu’ della meta’ della provincia di Venezia sarebbe sott’acqua e non ci sarebbe la fertilita’ agricola che vediamo oggi”.

“La ripartenza deve essere fatta con molta intelligenza e lungimiranza. C’e’ la spinta comprensibile per tornare dove eravamo ma non ci torneremo, dovremo fare per forza un passo avanti. Assumere la sostenibilita’ del nostro territorio deve essere una scelta strategica e lo sara’, come confermato nel piano nazionale delle riforme che in queste ore stiamo consegnando all’UE”, dice il sottosegretario all’Economia. Secondo Baretta “non e’ una scelta solo giusta, ma necessaria, in coerenza con la sensibilita’ diffusa che si sta imponendo tra le persone. Il nostro Paese puo’ competere nel mondo se e’ capace di produrre e proporre qualita’. Il nostro vero biglietto da visita nel mondo e’ il made in Italy, cioe’ qualita’ e bellezza, un sistema che e’ impossibile regga nel lungo periodo se non si relizza la sostenibilita’ ambientale”, conclude il sottosegretario.

ACQUA. BELLANOVA: GESTIONE SOSTENIBILE RILEVANTE IN OTTICA GREEN

“La gestione sostenibile della risorsa idrica, alla luce dei cambiamenti climatici, e’ un tema sempre piu’ rilevante della nostra azione politica e nell’ottica di un futuro verde”. Cosi’ il ministro delle Politiche agricole Teresa Bellanova intervenendo all’assemblea Anbi (Associazione nazionale bonifiche irrigazioni). “A causa di condizioni particolari- sottolinea- la nostra agricoltura e’ stata condizionata dall’accesso alle risorse idriche. La siccita’ ha creato danni in un decennio per oltre 15 miliardi, concentrati per di piu’ in Emilia Romagna, Sicilia, Puglia e Sardegna”, conclude il ministro.

Sull’irrigazione “e’ necessario agire su piu’ fronti, serve un quadro organico e coordinato sull’aspetto gestionale e normativo. Si fa presto a dire semplificazione, bisogna pero’ agire su piu’ fronti”, dice il ministro delle Politiche agricole. “Il quadro normativo non puo’ interrompersi. Da gennaio ad oggi, nonostante l’emergenza covid, i miei uffici non si sono mai fermati. Come ministero- assicura Bellanova- stiamo investendo molto, con continuita’ e convinzione, nel settore dell’irrigazione. Siamo convinti che i cambiamenti climatici e il tema della sostenibilita’ lo impongano”, termina il ministro. 

“La nostra azione politica si dovra’ necessariamente basare su un sistema di conoscenze aggiornato, in cui i consorzi di bonifica sono fortemente coinvolti e possono dare un grande contributo”, prosegue Teresa Bellanova. “Serve un partenariato sociale che abbia competenze- aggiunge- e questo lo riconosco in Anbi. Oggi e’ la prosecuzione ideale del proficuo confronto avuto l’8 gennaio sulle strategie del risparmio idrico, sulla tutela territoriale e sul contrasto al dissesto idrogeologico”, conclude.

“Ho avviato un confronto con il ministro Provenzano affinche’ una parte importante delle risorse programmate da questo autunno, per il periodo 2021-2027, sia destinata alle strutture irrigue e alla difesa idrogeologica”, sottolinea il ministro delle Politiche agricole. “Non possiamo avere un approccio generalista- continua- l’acqua e’ una risorsa esauribile e dobbiamo muoverci con attenzione. Servono ministri che hanno il coraggio scelte, che non hanno la mano che trema davanti ad un si’ o ad un no”, conclude Bellanova.

MORASSUT: TUTELARE CONSORZI PER DIFENDERE TERRITORI

“L’Italia ha grandi risorse e opportunita’, non per niente e’ il Paese leader della biodiversitá. Questa pero’ e’ anche causa di grandi fragilita’. I consorzi di bonifica sono istituzioni antichissime, rappresentano una comunita’ che, consorziandosi, difende il proprio territorio e lo sviluppo delle attivita’ agricole. Si tratta quindi di una realta’ tipicamente italiana che va tutelata”. Lo dice Roberto Morassut, sottosegretario Ministero dell’Ambiente, durante l’assemblea Anbi (Associazione nazionale bonifiche irrigazioni miglioramenti fondiari) sul tema ‘L’urgenza dell’Italia, trasformare l’emergenza in opportunita”. “Approvando l’importante decreto sulle semplificazioni sveltiamo le procedure- aggiunge Morassut- nel green new deal e’ fondamentale avere piu’ risorse e farle camminare piu’ velocemente”.

ACQUA. L’ABBATE: SE SUPPORTA AGRICOLTURA SARÀ VALORE AGGIUNTO PAESE

“Il nostro futuro passa inevitabilmente attraverso innovazione e sostenibilita’ ambientale, il sistema agro-alimentare deve avere un ruolo strategico nel quadro di rilancio degli investimenti”. Lo dice Giuseppe L’Abbate, sottosegretario al Ministero delle politiche agricole, durante l’assemblea Anbi (Associazione nazionale bonifiche irrigazioni miglioramenti fondiari) sul tema ‘L’urgenza dell’Italia, trasformare l’emergenza in opportunita”. “Per queste ragioni- ribadisce- il Mipaaf ha strutturato una strategia nazionale sul sistema idrogeologico puntando sull’immediata cantierabilita’ perche’ abbiamo bisogno di velocita’. E’ impensabile che l’agricoltura possa avere un valore aggiunto per il Paese senza il supporto dell’acqua”, termina il sottosegretario.

MARGIOTTA: CONSORZI NECESSARI PER RIPARTENZA PAESE

“Credo che le strutture idriche gestite dai consorzi debbano entrare a far parte del pacchetto di quelle grandi cose di cui il Paese deve dotarsi per arrivare ad un impulso necessario per la ripartenza”. Lo dice Salvatore Margiotta, sottosegretario Mit, durante l’assemblea Anbi (Associazione nazionale bonifiche irrigazioni miglioramenti fondiari) sul tema ‘L’urgenza dell’Italia, trasformare l’emergenza in opportunita”. “Serve un colpo di reni- aggiunge- l’obiettivo non e’ tornare alla normalita’ ma oltre quella soglia che gia’ prima non era soddisfacente. Il complesso di provvedimenti approvati, non ultimo il dl semplificazione, daranno nei prossimi mesi l’impulso necessario. Ormai stiamo raggiungendo livelli di eccellenza, anche nel Mezzogiorno iniziano ad esserci esempi virtuosi di consorzi di bonifica”, conclude. 

AGRICOLTURA. GIANSANTI: ESCLUDERLA DA TITOLO V COSTITUZIONE

“Nel mondo l’11% della popolazione e’ affamata, lo spreco alimentare aumenta e il 50% degli esseri viventi e’ in citta’. Il ruolo degli agricoltori, di fronte a questa situazione, e’ determinante per la tenuta sociale, economica e ambientale”. Lo dice Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura, durante l’assemblea Anbi (Associazione nazionale bonifiche irrigazioni miglioramenti fondiari) sul tema ‘L’urgenza dell’Italia, trasformare l’emergenza in opportunita”. “Il covid- spiega- ha rimarcato ancora di piu’ il ruolo centrale dell’agricoltura. Va bene il decreto semplificazione ma ancora piu’ importante e’ eliminare l’agricoltura da titolo V della Costituzione perche’ questo ha rappresentato un limite per lo sviluppo del Paese”, termina Giansanti.

SUD. BIANCHI (SVIMEZ): SU INVESTIMENTI ANCORA LEGATI A CASSA MEZZOGIORNO

“Il settore agricolo e’ sempre stato tra i piu’ dinamici, anche prima del covid. Il vero salto di qualita’ sara’ pero’ effettuato solo con uno sforzo adeguato nella dotazione infrastrutturale”. Lo dice Luca Bianchi, direttore generale Svimez, durante l’assemblea Anbi (Associazione nazionale bonifiche irrigazioni miglioramenti fondiari) sul tema ‘L’urgenza dell’Italia, trasformare l’emergenza in opportunita”. “Se vediamo il Mezzogiorno- spiega- fa strano pensare che ancora oggi il fondo di investimento piu’ grande sia rappresentato dalla cassa del Mezzogiorno. La sfida di rilanciare gli investimenti e’ decisiva, le grandi opere soffrono le mancate manutenzioni non fatte e spesso avviene per colpe delle Regioni. E’ una situazione che fa a cazzotti con la quantita’ risorse disponibili, dai fondi europei e al fondo di coesione. Senza il Sud- conclude- non c’e’ ripresa”.

ACQUA. VALLARDI: ITALIA A DUE VELOCITÀ, SPECIE AL SUD SERVE CORAGGIO

“In Commissione Agricoltura abbiamo fatto varie analisi da cui e’ emersa un’Italia a due-tre velocita’, il Nord funziona ma il Sud ha grossi problemi. Ci vorrebbe piu’ coraggio, negli ultimi 3-4 mesi il Paese e’ stato congelato. Dal punto di vista politico siamo fermi, ho sentito parlare molto di investimenti ma finora si e’ fatto poco”. Lo dice il presidente della Commissione Agricoltura al Senato Gianpaolo Vallardi (Lega), durante l’assemblea Anbi (Associazione nazionale bonifiche irrigazioni miglioramenti fondiari) sul tema ‘L’urgenza dell’Italia, trasformare l’emergenza in opportunita”. “Il Dl rilancio sembra che contenga parecchio- sottolinea- anche sui consorzi di bonifica. Ben venga, perche’ e’ un settore che aiutera’ molto dando tanto lavoro. Tanti progetti gia’ li’ abbiamo, i precedenti governi hanno messo parecchi soldi su settore idrico ma al Sud continuiamo ad avere problemi. Ci sono troppi enti irrigui commissariati, la gente paga una tariffa profumata per non avere niente in cambio e non ha acqua per bisogni essenziali. Bisogna quindi ripartire dal Mezzogiorno, ma prima si deve sistemare la gestione politico amministrativa”, conclude Vallardi.

ACQUA. COLDIRETTI: GRANDE LAVORO CONSORZI, ORA SCELTE LUNGIMIRANTI

“L’emergenza Covid ci ha insegnato il grande ruolo svolto dalle imprese agricole nell’assicurare alla popolazione che il cibo non sarebbe mancato. Da qui in avanti servono scelte lungimiranti per aumentare la quantita’ di cibo e la produzione dei cereali. Ci riusciremo solo portando l’acqua dove non c’e’ e aumentandone la disponibilita’”. Lo dice il presidente Coldiretti Ettore Prandini intervenendo all’assemblea Anbi (Associazione nazionale bonifiche irrigazioni). “Dobbiamo puntare su ricerca, sviluppo e conoscenza. Se l’acqua viene destinata in agricoltura spesso parliamo di spreco- osserva- invece dobbiamo far percepire il grande lavoro svolto dai consorzi di bonifica e dalle imprese agricole. Dobbiamo far capire- conclude- che l’irrigazione non e’ spreco d’acqua ma aumento della qualita’ del cibo”.

“Chiediamo nuovi bacini d’accumulo d’acqua. Trattenere solo il 10% della piovosita’ e’ un lusso che non possiamo piu’ permetterci anche nell’ottica delle energie rinnovabili. L’obiettivo e’ aiutare chi in estate va in difficolta’ ed evitare lo spopolamento di quelle zone”. Lo dice il presidente Coldiretti Ettore Prandini intervenendo all’assemblea Anbi (Associazione nazionale bonifiche irrigazioni). “Ovviamente questo vuol dire sviluppare investimenti significativi- spiega Prandini- ma la realizzazione di nuovi bacini ci permetterebbe di coinvolgere il mondo dell’universita’, delle costruzioni, e dell’energia in progetti che tornano ad essere di visione e nel medio-lungo periodo. Per l’Italia e’ indispensabile non disperdere le risorse UE. Abbiamo 88 miliardi di euro che verranno utilizzati a fondo perduto, da spendere in 7 anni. Dobbiamo arrivarci gia’ con una progettualita’ definita e autorizzata”, conclude.

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