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Migranti, Zingaretti attacca: “Sbarchi fuori controllo, dal governo solo pagliacciate”

"La verità è che abbiamo un governo che non ha una politica dell'immigrazione" attacca il segretario del Partito Democratico

Pubblicato:08-07-2019 11:59
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:30
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ROMA – “Saluto e applaudo il nuovo presidente del Parlamento europeo, iscritto al Partito Democratico, che nel discorso di insediamento ha ricordato quanto sia importante riformare Dublino perché altrimenti tutto il resto sono delle pagliacciate, come una pagliacciata è dire che questo governo ha risolto il problema degli sbarchi. Se non erro, ancora questa mattina ci sono stati sbarchi sulle coste”. Così il segretario del Partito democratico, Nicola Zingaretti, questa mattina a Genova rispondendo alle domande dei giornalisti a margine di una tappa del suo “Viaggio per l’Italia”.

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A chi accusa il Pd di eccessiva timidezza sul tema, il dem replica che sulla Sea Watch 3 “c’erano tre parlamentari, a cominciare dal capogruppo, per tutti e tre i giorni. Se c’è un’assenza in Italia in questo momento è di una credibile politica sull’immigrazione di un grande paese moderno. In sei degli ultimi sette vertici dei ministri degli Interni d’Europa, l’Italia non si è presentata”.


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“La verità- aggiunge Zingaretti- è che abbiamo un governo che non ha una politica dell’immigrazione. Gli sbarchi continuano e, purtroppo, per motivi di pura propaganda, si scarica questa assenza sulla vita degli esseri umani che fuggono da una condizione drammatica. Abbiamo bisogno di politiche per l’immigrazione, di governo di flussi, di una politica estera europea anche nei confronti della Libia perché è un paese che sta esplodendo”.

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Per il dem, in Italia c’è “un problema di integrazione perché la notizia drammatica di queste settimane è che gli sbarchi non sono finiti e non sono più controllati. Chi scende dal barchino, entra in Italia e in Europa e non intercetta più lo Stato per quell’attivazione di politiche sanitarie, integrazione e controllo. Non abbiamo più nulla di tutto questo”.

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