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Zerocalcare: “In questo mondo essere fascista non fa più effetto”

Il fumettista torna il 9 giugno su Netflix con la sua seconda serie in 6 episodi 'Questo mondo non mi renderà cattivo'

Pubblicato:08-06-2023 18:39
Ultimo aggiornamento:08-06-2023 18:39

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ROMA –  La difficoltà di rimanere se stessi in mezzo alle contraddizioni della vita. E poi l’arrivo dei migranti nella periferia romana che rompono gli equilibri del quartiere: i nazisti li vogliono fuori, i politici li strumentalizzano e poi c’è chi scende in campo per difenderli. Dopo ‘Strappare lungo i bordi’, Zerocalcare torna su Netflix con il suo mondo narrativo, il suo linguaggio unico e i personaggi storici e inconfondibili in ‘Questo mondo non mi renderà cattivo’. “Il titolo della serie trae ispirazione da un brano del cantautore romano Pat. Non è un mia dichiarazione in prima persona singolare, ma ci sono tanti personaggi che vengono messi alla prova con vicende più impegnative della mia. Io sono fortunato”, ha detto Zerocalcare, durante l’incontro alla Città dell’Altra Economia a Roma. “Direi che è un auspicio rispetto a quello che abbiamo attorno in cui spesso il tentativo di molti, in momenti di crisi politica, è un si salvi chi può sgomitando sopra gli altri. Questa serie- ha proseguito- racconta sia chi cade in quella situazione sia chi no”.

La seconda serie di Zerocalcare, al secolo Michele Rech, debutta il 9 giugno in tutti i Paesi in cui il servizio di streaming è attivo. Prodotto da Movimenti Production, società del gruppo Banijay, in collaborazione con Bao Publishing (editore dei fumetti di ‘Zero’), il nuovo progetto del fumettista è composto da 6 episodi da mezz’ora ciascuno. Rispetto alla prima serie “questa è più divisiva per il tema politico che tratta. Ma è anche più complessa per il ritmo e la durata”, ha raccontato Zerocalcare. “In realtà l’ho scritta prima di ‘Strappare lungo i bordi, ma non mi sentivo pronto a debuttare con questa perché- ha proseguito- stavo muovendo i miei primi passi nell’animazione. La prima serie è più nella mia comfort zone e poi perché è un prodotto per un pubblico più ampio“.

Nei nuovi episodi tornano insieme a Zero, Sarah, Secco, l’Armadillo, l’immancabile coscienza di Zero, doppiato anche questa volta dalla voce inconfondibile di Valerio Mastandrea. Tra le new entry c’è il personaggio di Cesare: un vecchio amico che torna nel quartiere dopo diversi anni di assenza e fatica a riconoscere il mondo in cui è cresciuto. Zerocalcare vorrebbe fare qualcosa per lui, ma si rende conto di non essere in grado di aiutarlo a sentirsi di nuovo a casa e a fare la scelta giusta per trovare il suo posto nel mondo. “Negli ultimi 10 anni ho fatto delle scelte, tra compromessi e scivoloni“, ha detto il fumettista. “Nella vita provo a dare risposte collettive ai problemi, parto dall’idea di non lasciar indietro nessuno. Le risposte collettive- ha continuato- servono anche a quelli che stanno bene. Se stai bene da solo e attorno a te c’è chi sta male, prima o poi ti verranno a bussare alla porta“.


Nella serie c’è chi bussa alla porta dello stabile dei migranti con il fuoco: i nazisti che “nomino così perché ormai essere fascisti non è più un ostacolo, come non lo è venire da quella storia e proseguire certi ideali. Sul nazismo gli ebrei tengono di più il punto“, ha sottolineato.

Nel futuro di Zerocalcare un’altra serie? “Non lo so, per ora penso a questa. Nelle bozze della mia mail ci sono tanti appunti su cose che mi succedono e che potrebbero diventare qualcosa“, ha concluso Zerocalcare.

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