NEWS:

“Solo coca, niente pizza”, spacciatori-rider bucavano le zone rosse

"Delivery" non autorizzato in pandemia: otto arresti dei carabinieri a Milano

Pubblicato:08-06-2023 14:57
Ultimo aggiornamento:08-06-2023 15:00

Milano, rider spacciatori
FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

Cocaina, marijuana e hashish dal Perù fino alle principali piazze di spaccio delle province di Milano, Monza Brianza e Cremona. Spacciate durante il covid da pusher travestiti da rider per eludere i controlli delle zone rosse e bucare il lockdown. Un giro di “delivery” non autorizzato stroncato questa mattina dai carabinieri del comando provinciale di Milano, che hanno arrestato otto persone di cittadinanza peruviana ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata al traffico transnazionale di sostanze stupefacenti.

INDAGINI INIZIATE CON UN FERMO A LIMA IN PIENA EMERGENZA COVID

Le indagini contro la banda di trafficanti sono partite nel mese di ottobre del 2020 con l’arresto in flagranza, in piena emergenza Covid-19, di un cittadino peruviano, fermato all’aeroporto internazionale di Lima in partenza per Milano e trovato in possesso di oltre 2 chilogrammi di cocaina pura, occultata all’interno delle cuciture di alcune giacche, giubbotti e tute di una squadra di calcio tra le più popolari in Sudamerica.

L’attività investigativa, che ha visto la cooperazione internazionale dell’autorità giudiziaria peruviana, ha permesso di ricostruire 5 episodi di importazione di cocaina avvenuti a partire dal 2019, nonché di individuare il fornitore del narcotico, che dimora stabilmente in Perù. Stando a quanto ricostruito dagli inquirenti, il gruppo criminale era ben strutturato e operava principalmente nel capoluogo lombardo e nell’hinterland. Il gruppo era composto da soggetti di origine sudamericana, capaci di importare ingenti quantitativi di cocaina tramite corrieri che viaggiavano su voli di linea.


SPACCIO CAMUFFATO DA CONSEGNA A DOMICILIO

Una volta che lo stupefacente era stato introdotto in Italia, il sodalizio si avvaleva di piattaforme di messaggistica istantanea per la commercializzazione al dettaglio attraverso i contatti con numerosi acquirenti, i quali venivano poi raggiunti in moto dai pusher travestiti da “rider” di note società operanti nel settore delle consegne a domicilio. Nel corso delle indagini sono state arrestate in flagranza 10 persone e sequestrati complessivamente 12 kg di cocaina, 4,5 kg di hashish, 1 kg di marijuana, un ingente quantitativo di paracetamolo, utilizzato come sostanza da taglio, e la somma di circa 10.000 euro, provento dell’attività illecita.

ALTRI 12 INDAGATI, UNO COINVOLTO IN OMICIDIO YPARRAGUIRRE

Oltre ai destinatari delle misure restrittive, sono indagati in stato di libertà ulteriori 12 soggetti, tutti peruviani, a carico dei quali sono stati raccolti indizi di reità in ordine all’appartenenza alla rete di spaccio sul territorio. Uno degli arrestati, un peruviano 32enne, ed uno degli indagati, un 37enne anch’egli peruviano, sono stati coinvolti anche nell’omicidio di Adrian Silva Yparraguirre, trentottenne peruviano ucciso a coltellate il 29 maggio 2021 a Milano per una lite durante una partita di calcetto. Nel corso delle perquisizioni eseguite oggi, inoltre, sono stati rinvenuti e sequestrati ulteriori 560 gr circa di cocaina, circa 200 gr di hashish, 1,7 kg di marijuana, bilancini e materiale per il confezionamento, circa 1800 euro in contanti ed una pistola a salve.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it