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Imprese, Storchi (Ucid Reggio Emilia): “Serve solidarietà per la Romagna”

Appuntamento nazionale promosso dal movimento giovani Ucid, guidato da Benedetto Delle Site, dal titolo: 'Comunicare l’orientamento al bene comune per le imprese'

Pubblicato:08-06-2023 10:33
Ultimo aggiornamento:08-06-2023 10:33
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BOLOGNA – “Dobbiamo fare sentire forte la nostra solidarietà a coloro che fanno impresa nelle zone colpite dall’alluvione. Secondo il moto cristiano della vicinanza nei momenti difficili, oltre che raccogliere istanze di necessità impellenti. Siamo qui anche per questo. Inoltre, un grandissimo plauso va ai giovani che, in quelle terre, si sono dati da fare per pulire case, aziende, negozi, dal fango. C’è una gran parte di giovani che offre speranza e luce per il futuro”. Sono queste le dichiarazioni di Fabio Storchi, presidente dell’Ucid (Unione cristiana imprenditori dirigenti) di Reggio Emilia, espresse durante l’appuntamento nazionale promosso dal movimento giovani Ucid, guidato da Benedetto Delle Site, dal titolo: ‘Comunicare l’orientamento al bene comune per le imprese’.

“Occorre riconciliare il successo economico dell’impresa con il progresso sociale, ri-orientando l’approccio strategico delle imprese. Questo è il progetto che l’Ucid si è data per diffondere nelle imprese valori e principi orientati a promuovere concretamente la responsabilità dell’impresa per il bene comune” ha affermato Storchi.

La convinzione è che per questa via si determinino comportamenti imprenditoriali tali da assicurare all’impresa una più solida e durevole capacità di competere e creare ricchezza economica a favore di tutti i portatori di interesse. Come sostiene Michael Porter il principio della creazione di valore condiviso tra l’impresa e la società comporta, fin dall’inizio, una pianificazione strategica che seppur volta a conseguire il successo economico per l’impresa, soddisfi contemporaneamente bisogni collettivi e persegua il progresso sociale. Ci sono poi ampi spazi di miglioramento e di opportunità per incrementare la produttività aziendale con un uso corretto delle risorse naturali, il risparmio energetico, migliori condizioni di sicurezza e igiene del lavoro, il sostegno della rete dei fornitori, il welfare aziendale, lo sviluppo delle competenze del personale e soprattutto il forte coinvolgimento e la convinta partecipazione dei lavoratori alla vita dell’impresa. È necessario costruire in azienda uno spirito nuovo, una nuova realtà dove prevale l’atteggiamento di cooperazione e di fraternità, dove la persona è al centro, si sente apprezzata e realizzata. Un’azienda che pone la massima attenzione al benessere e alla partecipazione dei lavoratori.


All’evento di Bologna hanno partecipato il presidente nazionale dell’Ucid e presidente di Emilbanca, Gian Luca Galletti, il presidente Ucid Gruppo Emilia-Romagna Enrico Montanari, l’ex ministro e banchiere Corrado Passera, l’amministratore delegato di Illimity Bank, il presidente Faac Andrea Moschetti e il Presidente del Gruppo Emiliano Romagnolo dei Cavalieri del Lavoro, Fabio Storchi.

Corrado Passera ha elencato gli elementi che rendono difficile la congiuntura, “inflazione, una guerra vicina, la pandemia che ci ha lasciti prostrati”, e ha esortato “a stare vicino a chi non ha le risorse personali per farcela, per uscire da quel sentimento di paura che sta attanagliando molti”.

Traendo le conseguenze dalle idee condivise di Porter, rilanciate in Italia da Stefano Zamagni, da Luigino Bruni e da Leonardo Becchetti, Fabio Storchi, ha annunciato un programma di lavoro basato sullo studio, la diffusione della conoscenza e l’applicazione concreta in fabbrica dei principi e dei valori dell’economia civile. Una economia generativa, in grado di contribuire alla ricchezza di senso e alla soddisfazione di tutti.

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