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ROMA – Aumentano le possibilità che l’Ecuador venga escluso dal Mondiale in Qatar. La Fifa sta ancora valutando l’esposto della federazione cilena, che aveva denunciato una falsificazione dei documenti anagrafici del difensore Byron Castillo. Secondo le accuse, Castillo non sarebbe nato nel 1998 a Playas, in Ecuador, ma nel 1995 in Colombia. Per questo il Cile ha chiesto che all’Ecuador vengano tolti i punti delle partite di qualificazione in cui ha utilizzato Castillo.
Marca è entrata in possesso di due nuovi documenti – già all’attenzione della Fifa – che proverebbero che Byron Castillo è effettivamente colombiano: il certificato di battesimo e il verbale di registrazione sanitaria. Datato 1 giugno 2022, il certificato di nascita riporta che il giocatore è stato battezzato il 25 dicembre 1996 nella diocesi di Tumaco (Nariño, Colombia). In questo documento, inoltre, è inclusa la cerimonia battesimale che si è celebrata nella Parroqua Nuestra Señora del Cármen della diocesi colombiana. Il secondo documento rilevante corrisponde alla registrazione di Byron Castillo nella sanità pubblica colombiana. Questo documento ufficiale dice che Byron Castillo risulta nel sistema di previdenza sociale colombiano, all’interno del Dipartimento di Nariño, nel comune di Tumaco.
Il verdetto finale è atteso per il 10 giugno. Le possibilità che in base all’eventuale esclusione dell’Ecuador venga ripescata al Mondiale l’Italia sono praticamente zero, come ha già avuto modo di ribadire il presidente della Figc Gabriele Gravina: “Ci sono zero possibilità di ripescaggio. I posti a disposizione dell’Europa sono tredici e sono tutti occupati. Se si dovesse liberare un posto, sarebbe preso da un’altra nazionale sudamericana”
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