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‘Uniti per scuola’, i linguaggi del teatro e del cinema innovano la didattica

La prima edizione ha coinvolto 10 scuole di ogni grado e oltre 300 studentesse e studenti

Pubblicato:08-06-2022 12:07
Ultimo aggiornamento:08-06-2022 12:07

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ROMA – Utilizzare i linguaggi del teatro e dell’audiovisivo come strumenti per innovare la didattica in aula e per sollecitare le ragazze e i ragazzi a partecipare di più in classe, a lavorare in gruppo, a sviluppare la capacità di risolvere problemi con la creatività, a parlare in pubblico. È l’obiettivo del progetto sperimentale ‘Uniti per la scuola’, avviato lo scorso novembre in dieci scuole di diverse città italiane, i cui risultati sono stati presentati ieri al palazzo dell’Istruzione dal ministro Patrizio Bianchi insieme alle attrici Vittoria Puccini, presidente di ‘U.N.I.T.A.’ (Unione nazionale interpreti teatro e audiovisivo), e Paola Cortellesi.

L’INIZIATIVA

L’iniziativa di formazione è stata promossa da ministero dell’Istruzione, ministero della Cultura, da ‘Alice nella Città’, Accademia del cinema italiano-Premi David di Donatello e da U.N.I.T.A., con la supervisione pedagogica del Centro PsicoPedagogico di Daniele Novara. Sono stati proprio gli studenti, i docenti e i formatori che hanno preso parte alla sperimentazione i protagonisti dell’evento conclusivo di ieri, raccontando la propria esperienza e le loro impressioni sul progetto. Con loro anche Piera Detassis, presidente e direttrice artistica dell’Accademia del cinema italiano-Premi David di Donatello; Fabia Bettini, direzione artistica di ‘Alice nella Città’, e gli attori Carlotta Natoli, Giorgio Marchesi e Chiara Tomarelli, membri del tavolo scuola di ‘U.N.I.T.A.’.

BIANCHI: DOBBIAMO OFFRIRE DIDATTICA INNOVATIVA

“Il successo di questo progetto- ha dichiarato Patrizio Bianchi, ministro dell’Istruzione- dimostra che studentesse e studenti desiderano una scuola più affettuosa, di relazioni, in cui l’apprendimento arriva anche dallo scambio e dall’incontro con l’altro. Dobbiamo offrire a ragazze e ragazzi opportunità e metodologie didattiche innovative in grado di accendere la loro curiosità, la loro partecipazione, la creatività, che li mettano al centro e li accompagnino nella scoperta di sé. Voglio ringraziare le attrici e gli attori che si sono messi a disposizione dei nostri giovani, facendo un lavoro straordinario: è un atto di condivisione di responsabilità che sta dando frutto”.


‘UNITI PER LA SCUOLA’: GLI OBIETTIVI

Obiettivo della sperimentazione: utilizzare in aula tecniche e metodologie che caratterizzano il lavoro del cinema e del teatro e farne preziose alleate per una didattica sempre più innovativa. In altre parole, il progetto ha proposto una metodologia, da usare in maniera interdisciplinare, che mette lo studente al centro e mira ad attivare le risorse creative di ciascuna e ciascuno. “Ascoltare i ragazzi che hanno parlato del progetto ‘Uniti per la scuola’ al ministero dell’Istruzione è stato davvero emozionante- ha commentato Vittoria Puccini- Hanno raccontato di quanto il lavoro svolto quest’anno con i docenti e i formatori di U.N.I.T.A. li abbia aiutati a conoscere sé stessi e i propri compagni, spingendoli a manifestare le proprie emozioni e creando un rapporto positivo di condivisione e fiducia tra di loro e con gli insegnanti. Una ragazza ha detto ‘grazie a questo progetto ho pensato che andare a scuola è bello’. Non potevamo sperare in un risultato migliore”.

CORTELLESI: CINEMA E TEATRO MATERIE DI STUDIO

“Voglio approfittare di questa occasione per rilanciare l’appello affinché cinema e teatro diventino al più presto materie di studio nelle scuole– ha affermato Paola Cortellesi, rivolgendosi direttamente al ministro Bianchi- So che si sta lavorando in questa direzione e per questo ringrazio il ministro. Queste materie serviranno a formare persone che in futuro sappiano mettersi in gioco, condividere e sostenersi le une con le altre. Come su un set o a teatro dove tutti lavorano per uno scopo comune. È bene che a questa età i ragazzi imparino a fare squadra e non ad appartenere a un branco. Io sono qui insieme a Vittoria Puccini in rappresentanza di U.N.I.T.A., siamo in tanti, più di mille, e non posso che ringraziare i miei colleghi, Carlotta Natoli, Giorgio Marchesi e Chiara Tomarelli per il grande lavoro svolto su questo progetto. Aiutare i ragazzi ad esprimersi e a mettere in gioco le proprie emozioni li aiuta ad avvicinarsi agli altri. E anche questo è molto bello”.

Molti dei docenti hanno sottolineato il cambiamento del clima in classe, più orientato, grazie al percorso sperimentale, alla collaborazione e alla condivisione. Studentesse e studenti hanno dichiarato di avere avuto la possibilità di esprimersi maggiormente e meglio in un contesto in cui si sentivano meno preoccupati del giudizio esterno, acquistando di conseguenza maggiore fiducia in sé.

I PARTECIPANTI

La prima edizione di ‘Uniti per la scuola’, che si è conclusa lo scorso 31 maggio, ha coinvolto 10 scuole di ogni grado e oltre 300 studentesse e studenti.

Gli istituti partecipanti sono stati: il Liceo Statale ‘Don Lorenzo Milani’ di Napoli; il Liceo Scientifico ‘Enrico Fermi’ di Bologna; il Liceo Artistico-IISS ‘Nicola Garrone’ di Barletta (BT); il Liceo Artistico ‘A. Caravillani’ di Roma; l’Istituto Comprensivo ‘D. R. Chiodi’ di Roma; l’Istituto Comprensivo Ardea 1 di Ardea (RM); l’Istituto ‘Marco Polo’ di Firenze; l’I.I.S. ‘Leonardo Da Vinci’ di Firenze; il Liceo ‘Giulio Casiraghi’ di Cinisello Balsamo (MI) e l’Istituto Comprensivo 1 Pescantina (VR).

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