NEWS:

Dalla Sicilia arriva Drop Mask, la mascherina a uso illimitato

Si tratta di un prodotto totalmente made in Italy dotato di marchio CE e certificato come Dispositivo medico in classe 1

Pubblicato:08-06-2020 09:36
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 18:27

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

Una mascherina di protezione, anche con visiera, che si compra una volta sola e non si getta perche' e' riutilizzabile all'infinito. 'Drop', questo il suo nome, ideata a Ragusa e pronta per la produzione dalla fine del prossimo mese di maggio, e' frutto del Centro di ricerca e sviluppo della Cappello Group, azienda che ha creato innovazioni applicate alle energie alternative e al trattamento delle superfici dei metalli. "Il progetto - spiega una nota - risolve due problemi dell'emergenza Covid-19: supera, con un unico acquisto, la difficolta' di reperire grandi quantita' di mascherine monouso e riduce l'impatto sull'ambiente non dovendo smaltirle subito dopo l'utilizzo". Secondo l'azienda "lo spirito dell'iniziativa e' anche quello di esorcizzare la paura del contagio trasmesso dalle 'gocce' di chi e' positivo al coronavirus". Da qui il nome 'Drop' ('goccia', in inglese) e il design del frontale a forma di goccia. Il Centro di ricerca e sviluppo della Cappello Group ha creato una mascherina riutilizzabile. Depositato il brevetto europeo, la Cappello Group sta organizzando l'ampliamento dell'attivita' con la realizzazione della linea di produzione, che avviera' a fine maggio "in piena sicurezza con 30 unita' lavorative dirette e dell'indotto e con una capacita' di fornire al mercato alcune migliaia di pezzi al giorno. I primi esemplari di 'Drop', per un valore commerciale pari a 100mila euro, saranno donati dall'azienda alla Protezione civile regionale della Sicilia, agli ospedali di Ragusa, Vittoria e Modica e al Comando dei vigili del fuoco della provincia di Ragusa. "Quella che stiamo vivendo e' una vera tragedia e non potevamo stare a guardare - dice Giorgio Cappello, Ceo della Cappello Group - ma non volevamo nemmeno agire d'impulso, rischiando di vanificare il nostro apporto con una maschera non regolamentata e soprattutto poco sicura. Abbiamo, quindi, individuato le caratteristiche di un prodotto realmente efficace, riutilizzabile, economicamente vantaggioso e a basso impatto sull'ambiente. Abbiamo fatto innovazione utilizzando risorse umane, tecnologie e materie prime disponibili sul territorio nazionale senza dipendere da altre filiere industriali al di fuori dei confini italiani. In sintesi, abbiamo creato un prodotto 'autoctono' come forma di espressione imprenditoriale finalizzata alla salvaguardia della salute pubblica. Questa e' la storia di 'Drop': 100% made in Italy".PALERMO –  Ora che l’Organizzazione mondiale della Sanita’, il governo nazionale e le Regioni hanno diramato le nuove indicazioni sull’uso in fase 3 delle mascherine per proteggersi dal rischio di contagio dal virus Sars-CoV-2, arriva un aiuto per rispettare le regole di distanziamento sociale: Drop Mask, la mascherina prodotta da un’azienda di Ragusa e che e’ “riutilizzabile all’infinito”.

LEGGI ANCHE: VIDEO | Coronavirus, nasce a Ragusa la mascherina riutilizzabile ‘Drop’

La Cappello Group, completati i test di laboratorio richiesti dalle autorita’ competenti e l’iter di certificazione con la registrazione presso il ministero della Salute, ha avviato la produzione e la commercializzazione di Drop Mask, prodotto totalmente made in Italy dotato di marchio CE e certificato come Dispositivo medico in classe 1.
La mascherina e’ lavabile e sanificabile e “si e’ rivelata ai test efficace nella protezione di naso e bocca – spiega una nota – da particelle volatili nell’aria”. Realizzata in elastomero termoplastico anallergico, Drop Mask funziona con la sostituzione quotidiana del filtro certificato in triplo strato idrorepellente. Avviato inoltre l’iter di legge per donare i primi pezzi gia’ prodotti a ospedali, Protezione civile, soccorritori e forze dell’ordine della Sicilia.


Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it