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A Bologna lo Stato sociale si prende la piazza. E promette sorprese

L'appuntamento è martedì 12 giugno alle 21: è gratis, ma posti limitati per 12.500 persone

Pubblicato:08-06-2018 18:09
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:14

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BOLOGNA – “Chi siete voi?”. “Lo Stato sociale”. “Come vi permettete di suonare in piazza Maggiore?“. “Assessore, ci hai invitato tu”. Non c’è niente da fare, quel primo ‘no’ al concerto dello Stato sociale sul Crescentone, costerà ancora caro, in termini di battute, alla Soprintendenza ai Beni culturali di Bologna. “Chi sono questi dello Stato Sociale? Io non li ho mai sentiti. Non sono mica Gianni Morandi, o Lucio Dalla, o Vasco Rossi, o Nek. Arrivo fino a Nek, che è di Sassuolo… Ma chi sono?”, si chiedeva il soprintendente Andrea Capelli cercando di motivare il ‘no’ all’esibizione del collettivo bolognese concordata, praticamente su Facebook, con l’assessore alla cultura, Matteo Lepore, dopo il secondo posto a Sanremo.

Ma martedì 12 giugno lo show si farà, come promesso, e “sarà un concerto molto bello, molto sentito, dedicato a tutti i soprintendenti del mondo. Vorremmo diventare molto, molto famosi, anche senza essere di Sassuolo. Vogliamo diventare il gruppo del cuore del soprintendente”, è il fermo proposito di Lodo Guenzi, uno dei fondatori del band di “Una vita in vacanza”.

Insomma, chiuso l’incidente diplomatico con i Beni culturali, è tutto pronto per accogliere i ‘regaz’ sul palco di piazza Maggiore. Appuntamento alle 21 (è gratis, ma per ragioni di sicurezza solo per 12.500 persone) per un concerto che vuole essere “una festa per la città”, dice Alberto “Albi” Cazzola. Ci sarà il piccolo coro dell’Antoniano, che accompagnò a Sanremo il collettivo, e ci sarà un omaggio a Freak Antoni e agli Skiantos, come già accaduto sul palco del Festival della canzone italiana e al concertone dell’1 maggio a Roma, dove lo Stato sociale ha cotto un piatto di spaghetti in omaggio alla performance ‘situazionista’ della punk-rock band bolognese a quel Bologna Rock del 1979 di cui l’anno prossimo ricorre il quarantennale.


Del resto, se musicalmente Stato sociale e Skiantos appaiono molto distanti (per ammissione dello stesso “Bebo” Guidetti), i primi condividono con i secondi un certo approccio ‘bolognese’ al rock, un modo scanzonato di parlare di cose, spesso, piuttosto serie e un approccio “caotico” al live. “Soprattutto fino ad un certo punto è stato così. Gli epigoni sono noiosi, diciamo che noi copiamo qua e là”, spiega Guidetti. E poi, ricorda Oderso Rubini, presidente dell’associazione WeLoveFreak, anche gli Skiantos vantano una collaborazione con l’Antoniano per Sanremo: in uno dei tre tentativi, tutti falliti, di andare all’Ariston, Freak Antoni e soci si presentarono alle selezioni con il piccolo coro e un brano dal titolo profetico: “Canzone contro i giovani”.

E anche la ‘pasta’ tornerà, in qualche modo non meglio precisato, ad essere protagonista sul palco. Del resto, il messaggio dei cinque musicisti è chiaro: “Niente spoiler” su quanto accadrà martedì in piazza. Lo Stato sociale lancerà, ancora una volta, un messaggio politico dal palco come a Sanremo con gli operai licenziati dalla Fiat di Pomigliano? Probabilmente sì, ma il contenuto è top secret. “Là sopra ci arroghiamo la responsabilità e il dovere di portare certe istanze. A volte fare i buffoni è modo per parlare a più persone“, spiega Bebo.

Assieme alla band, almeno per un paio di pezzi (“un doppio featuring”, non solo “Una vita in vacanza”), ci saranno 53 bambini del coro dell’Antoniano con alcune delle loro storiche ‘hit’. Sempre il 12 giugno, al mattino, nel parco del cavaticcio verrà inaugurata la scultura dedicata a Freak Antoni realizzata da Daniele Rossi.

In occasione del concerto l’amministrazione ha varato una serie di misure a garanzia della sicurezza di chi assisterà al live. Innanzitutto, martedì scatteranno le prescrizioni sul traffico previste per i T-days: circolazione chiusa dalle 19 sulle vie Rizzoli, Indipendenza e Ugo Bassi, dalle 16 su via dell’Archiginnasio, piazza Maggiore e Re Enzo. I dehors sulla piazza sarà smontati, mentre dalle 15.30 fino a mezzanotte le attività che si affacciano sul Crescentone non potranno vendere alcolici nè bevande in contenitori di vetro e lattine. “Sarà un concerto godibilissimo e divertente”, assicura Lepore. L’accesso alla piazza sarà limitato a 12.500 persone: dalle 18.30 si potrà cominciare a prendere posto entrando da quattro varchi presidiati da steward. Dopo il concerto, che dovrebbe terminare alle 23.30, la serata continuerà con il Dj set dello Stato sociale al Cavaticcio.

 

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