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Bonisoli: “Il mondo della cultura ha bisogno di soldi, spenderemo di più”

Prima uscita per il neo ministro dei Beni culturali

Pubblicato:08-06-2018 12:53
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:14

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POMPEI – “Abbiamo tagliato le spese riducendo gli investimenti e assumendo meno. Vogliamo invertire questa tendenza: il mondo dei beni e delle attivita’ culturali ha bisogno di piu’ soldi e investiremo di piu’ in archeologia, musica, teatro”. Il ministro dei Beni e delle Attivita’ culturali e del Turismo, Alberto Bonisoli, ha scelto il parco Archeologico di Pompei per la sua prima uscita pubblica da ministro del governo Conte.



Il Mibact “si dovra’ occupare di una gestione corretta delle risorse perche’ tutto il Paese – dice Bonisoli – ne trarra’ beneficio. La nostra linea guida principale sara’ quella dell’ascolto, in particolare del parlamento a cui comunichero’ le mie linee operative”.

Il neo ministro ha quindi proposto di “diffondere il modello Pompei” ad altri siti culturali, in termini sia di gestione che di tutela archeologica: “penso – ha detto – alla possibilita’ di trasferire le buone prassi anche in occasione di Matera 2019”.


LA CULTURA NON CREI PROFITTO MA LAVORO

“Con la cultura si fa valore economico ma il mio obiettivo non e’ fare profitto con la cultura”. Cosi’ il ministro dei Beni e delle Attivita’ culturali e del Turismo, Alberto Bonisoli, intervenuto durante una visita agli scavi della Regio V del Parco Archeologico di Pompei. “La cultura – sottolinea – e’ un tema da sviluppare di piu’ per creare lavoro buono”. Bonisoli annuncia la volonta’ del Mibact “di fare tante assunzioni. Abbiamo bisogno di assumere tante professionalita’, giovani e meno giovani, con contratti stabili. I posti di lavoro – aggiunge – vanno distribuiti sul territorio, visto che la ricchezza culturale italiana e’ diffusa ovunque, da Pompei alle grandi citta’ passando per i piccoli borghi. Bisogna creare lavoro, in particolare al Sud”. Ma “attenzione – ha proseguito -: trasferire la cultura ai giovani non vuol dire farlo solo verso chi da grande vorra’ fare l’archeologo ma anche verso chi diventera’ medico o economista. Dobbiamo partire dalle scuole, far toccare ai bambini, con mano, le ricchezze del nostro Paese: cosi’, attraverso la cultura, diffondiamo valori”.

VISITERÒ BENI AREE TERREMOTATE, SERVE ATTENZIONE

“Mi rechero’ nelle regioni che sono state vittime del terremoto. Andro’ in Abruzzo, nelle Marche e in Umbria per visitare quei siti che necessitano di maggiore cura e di una attenzione particolare”. Ad annunciarlo e’ il ministro dei Beni e delle Attivita’ Culturali e del Turismo, Alberto Bonisoli, oggi in visita ai nuovi scavi della Regio V di Pompei. Bonisoli ricorda che in Italia ci sono “tanti siti, che magari hanno una minore importanza mediatica rispetto a Pompei e sono piu’ piccoli, ma che ugualmente dobbiamo proteggere”.

POMPEI È UNA GEMMA, METAFORA DEL PATRIMONIO ITALIANO

“Pompei e’ una di quelle gemme che il mondo ci invidia. E’ una metafora, un esempio visibile del patrimonio italiano”. Bonisoli ha ricordato che il sito viene visitato da “3,5 milioni di turisti l’anno” ma occorre usare “buonsenso” rispetto alla possibilita’ di aumentare il numero di visitatori diretti al sito. “Se parlassimo di 35 milioni sarebbe diverso. Pompei – ha aggiunto – non potrebbe reggerli, neanche se il parco archeologico fosse aperto h24. Il buonsenso ci dice che ci sono dei limiti, ovvero la tutela di un patrimonio che non possiamo rovinare. Serve pianificazione e bisogna evitare di correre il rischio che si vada solo in determinati siti e non in altri. In Italia siamo pieni di beni culturali ed archeologici”. Bonisoli a Pompei ha visitato i nuovi scavi della Regio V, porzione grande circa 1/5 dell’intero parco archeologico. In particolare, il ministro si e’ soffermato sull’area dove sono stati rinvenuti di recente lo scheletro del fuggiasco, un uomo sopravvissuto in un primo momento all’eruzione del 79 dC ma poi sommerso da lapilli nel tentativo di fuga, tre iscrizioni elettorale scoperte appena la scorsa settimana e un prezioso candelabro ritrovato nella casa di Giove. Il neo ministro ha salutato i restauratori al lavoro nella casa dei Delfini, dove compare un piccolo quadro con una coppia di delfini su uno sfondo rosso.


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