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Gomme a terra per Roberto ‘RedSox’, il tassista che combatte contro i colleghi ‘No Pos’

Da una settimana pubblica sui social i suoi incassi. Sui i social solidarietà per l'attacco subito: "Forza Roberto"

Pubblicato:08-05-2023 12:53
Ultimo aggiornamento:08-05-2023 17:38

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ROMA – Risveglio decisamente poco felice per Roberto Mantovani “RedSox”, il tassista bolognese che da una settimana circa ha intrapreso una battaglia contro i colleghi ‘No Pos’ pubblicando ogni giorno il rendiconto delle sue entrate e uscite. Stamattina ha trovato il suo veicolo con le gomme a terra e ha documentato sui social l’accaduto. Subito dopo si è recato in Questura per denunciare l’evento: “L’ufficio di via Agresti da oggi si trasferisce in piazza Galileo 7. Sono stato l’ultimo cittadino a fare una denuncia qui”, ha comunicato con un video su Twitter. L’attacco subito da Mantovani ha riscosso subito grande solidarietà sui social, tanto che in breve tempo Forza Roberto è diventato trending topic.

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LA SOLIDARIETÀ DEL PD DI BOLOGNA A ROBERTO MANTOVANI

Al fianco del tassista Roberto Mantovani si è schierato anche il Pd di Bologna. “Tutta la mia vicinanza e solidarietà a Roberto Mantovani che negli scorsi giorni ha subito intimidazioni ed insulti per il proprio lavoro e che oggi ha trovato le gomme della propria macchina tagliate. Ancora una volta si è dimostrato una persona perbene e coraggiosa, con il suo servizio taxi trasparente e nelle regole Si Pos. Il suo è un vero servizio per i cittadini e le cittadine di Bologna. Nessuno dovrebbe essere vittima di violenza per il proprio lavoro e determinati episodi non possono essere taciuti”, ha dichiarato in una nota la Segretaria della Federazione democratica bolognese Federica Mazzoni.


LA BATTAGLIA DEL TASSISTA ROBERTO RED SOX

Dall’1 maggio Roberto Mantovani ha deciso di iniziare un’operazione trasparenza annunciando, qualche giorno prima, con queste parole la sua decisione sui social: “Proprio oggi, #25aprile, annuncio la mia battaglia e dura resistenza contro una fetta della mia categoria/corporazione. Lotto contro quel lembo marcio e fascista, egoista e NoPos, diffamatorio e razzista che mi circonda, che mi attacca e mi isola sempre di più”, ha scritto su Twitter.

Un’iniziativa, quella di pubblicare i dati suoi propri guadagni, che ha generato il plauso di molti utenti, ma che ha fatto storcere il naso a tanti colleghi. “Dalla follia dei gruppi privati FB dei tassisti: mi accusano di essere responsabile delle prossime RAPINE perché rivelo ai rapinatori che abbiamo tanti soldi– ha scritto Mantonavani sui social il 5 maggio-… Siamo al ridicolo. Proprio io che dimostro che si può incassare il più possibile col pos e sempre meno contanti”.

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