NEWS:

Torna in corsia l’infermiere del Cotugno guarito dal Covid-19

Lino Romano, come dichiara alla Dire, sta valutando di sottoporsi al prelievo del plasma in base al nuovo trattamento in fase di sperimentazione anche al Cotugno di Napoli

Pubblicato:08-05-2020 14:08
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 18:17

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

NAPOLI – Da oggi torna a lavorare con i colleghi dell’ospedale Cotugno Lino Romano, infermiere di 46 anni guarito dal Covid-19. Presta servizio nel reparto di infettivologia del nosocomio di Napoli, il principale centro di riferimento in Campania per pazienti positivi al coronavirus. “Provo una forte emozione – ha raccontato Romano alla Dire -. Ho la sensazione di avere lasciato un percorso in sospeso e ora posso completarlo“.
L’infermiere è stato il primo sanitario del Cotugno a risultare positivo al Covid. Ha scoperto di aver contratto il virus lo scorso 30 marzo, due settimane dopo che i primi pazienti con sintomi da coronavirus iniziavano a essere ricoverati al Cotugno. Ed è proprio nello stesso ospedale dove lavora da 20 anni che Lino è stato ricoverato per una ventina di giorni. Dopo essere stato dimesso, ha trascorso due settimane in isolamento domiciliare e oggi, dopo l’esito negativo di un ulteriore tampone, e’ tornato in corsia. “L’augurio di tutti noi – ha detto – è che la fase acutissima del contagio sia davvero finita, anche se temiamo sempre che possa esserci un aumento dei casi.
Sono felice di poter tornare a lavorare e di poter fare la mia parte”.
Romano ha annunciato alla Dire di stare valutando di sottoporsi al prelievo del plasma. Avendo infatti sviluppato anticorpi del virus, il suo plasma può essere usato come terapia per i pazienti Covid in base al nuovo trattamento che da ieri e’ in fase di sperimentazione al Cotugno.

LEGGI ANCHE: VIDEO | Infermiere del Cotugno guarito dal Covid-19: “Presto a lavoro per continuare a lottare”


Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it