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“Basta cavie per la scienza”, in Emilia-Romagna parte battaglia animalista M5s

Trovare metodi alternativi e ridurre i finanziamenti alla sperimentazione animale: il M5s ha presentato un progetto di legge in Emilia-Romagna

Pubblicato:08-05-2019 11:08
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 14:26
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BOLOGNA – Stop alla sperimentazione scientifica sugli animali e sostegno “ai metodi alternativi e tecnologicamente più avanzati”: sono questi i principi cardine del progetto di legge presentato dal Movimento 5 stelle sulla sperimentazione animale in Emilia-Romagna. “Oggi sono sono molti gli scienziati che sostengono che la sperimentazione scientifica sugli animali non porti a dei validi risultati quando li rapportiamo agli esseri umani”, spiega la consigliera regionale Silvia Piccinini, prima firmataria del progetto di legge.

“Le differenze fisiche, fisiologiche, biochimiche e anatomiche degli animali utilizzati” fanno sì che i dati raccolti non producano “risultati attendibili e scientificamente credibili”. Ecco perché, secondo Piccinini, “è evidente la necessità di un intervento che si ponga l’obiettivo dell’eliminazione, dove possibile, dell’utilizzo degli animali a fini sperimentali e, al contrario, incentivino la ricerca, l’utilizzo e la diffusione di metodi sostitutivi di sperimentazione, tra cui, ad esempio, la tossicogenomica, la proteomica, i metodi in silico e i simulatori metabolici”.

Il progetto di legge, composto da 5 articoli, vuole sostenere i metodi che non utilizzino animali, o loro organi, tessuti o cellule, con l’obiettivo di sostituirli alla sperimentazione animale attraverso anche uno stanziamento che passerà dai 100.000 euro del 2019 ai 150 per il 2021. “Attualmente– afferma ancora Piccinini- la quasi totalità dei finanziamenti è riservata alla sperimentazione animale, rallentando la ricerca di strumenti sostitutivi; nonostante ciò, alcuni metodi alternativi stanno già sostituendo le sperimentazioni cruente in certi settori.


“Con questa proposta di legge- conclude la consigliera regionale dei 5 stelle- vogliamo incentivare sul territorio regionale la promozione della diffusione di metodologie sperimentali innovative e tecnologicamente avanzate” alternative appunto all’uso degli animali. “Promozione che potrà contare anche sul lavoro del Comitato etico regionale per la promozione di metodologie sostitutive alla sperimentazione animale che la nostra legge istituisce per la prima volta”.

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