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A Bologna molte scritte sui muri perchè “gira molta eroina”

La pensa così l'assessore alla Promozione della città, Matteo Lepore, perchè "la droga va dove c'è ricchezza"

Pubblicato:08-05-2018 17:02
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:52

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BOLOGNA – Tante scritte sui muri di Bologna? Vuol dire che gira molta eroina. Ne è certo l’assessore alla Promozione della città, Matteo Lepore, che ha toccato l’argomento nel corso di un intervento a Punto radio. “La droga ahimè è tornata essere un fenomeno molto pesante in città“, afferma l’assessore, soffermandosi in particolare su “spaccio e consumo di eroina”: una problematica che “riguarda l’attività delle Forze dell’ordine ma anche il consumo e quindi i cittadini, perchè se si vende tanta droga è anche perchè ci sono tanti che la consumano”. E qui arrivano i graffiti. “Anche quando vediamo molte scritte sui muri della città, questo lo dicono tutti quelli che studiano questo fenomeno- afferma Lepore- significa che c’è molta eroina”. Perchè? “Perchè spesso le scritte sui muri, soprattutto quelle incomprensibili, sono dei messaggi in codice per gli spacciatori“, è la spiegazione data da Lepore.

“LA DROGA VA DOVE C’E’ RICCHEZZA”

“Se vediamo la zona universitaria piena di scritte non è semplicemente perchè ci sono molti studenti, ma anche perchè c’è molto spaccio”, dice l’assessore. E su quest’ultimo fenomeno non bisogna abbassare la guardia: “Dobbiamo allearci- è l’appello di Lepore- con un forte impegno al contrasto della vendita della droga in strada e in appartamento, perchè questo è uno dei fenomeni a cui purtroppo in una città ricca come Bologna assistiamo negli ultimi anni, perchè la droga va dove c’è ricchezza”. L’essere una città “che ha recuperato dal punto di vista economico e che ha molti visitatori e studenti- aggiunge l’assessore- ha ovviamente anche un lato B, un lato nero, che dobbiamo saper contrastare”.

“ABUSIVI VENGONO A BOLOGNA DA FUORI CON IL TRENO”

Nella stessa intervista, poi, Lepore ha affrontato anche altri temi collegati alla legalità e alla sicurezza. Sull’argomento venditori abusivi, ad esempio, “serve un impegno da parte di chi governa il Paese, perchè la maggior parte degli abusivi che vengono a lavorare a Bologna- afferma Lepore- non vivono qui, prendono il treno e vengono dalla stazione Alta velocità, da altre regioni del Paese e dalla Romagna“. Di conseguenza, “bisogna che ci sia un’attività investigativa che stronchi alcune organizzazioni malavitose- continua l’assessore- che tra lo spaccio, l’abusivismo e lo sfruttamento dei mendicanti tengono in scacco alcune città”.


“LE ORDINANZE E I DASPO DEI SINDACI NON POSSONO BASTARE”

Le città da sole non ce la possono fare, è il ragionamento di Lepore. “Al di là del mettere la camionetta dell’Esercito di fronte a San Petronio, che è una misura importante per l’antiterrorismo- continua l’assessore- noi dobbiamo pretendere che il ministero dell’Interno lavori con un Governo serio sulla sicurezza delle città”. Perchè non è “semplicemente dando potere ai sindaci di fare delle ordinanze o Daspo che noi risolviamo il problema. E’ un palliativo”, sottolinea Lepore. “Noi possiamo allontanare di 100 metri la persona che dorme sotto un portico, ma non è che quella persona scompare. Noi dobbiamo risolvere i problemi”. Problemi che sono “da un lato di fragilità sociale- rimarca Lepore- perchè se una persona dorme per strada un motivo ci sarà e questo va affrontato, non dobbiamo girarci intorno”. Dall’altro lato, “le persone che fanno i mendicanti, e a volte purtroppo vediamo persone con disabilità sotto le Due torri a chiedere l’elemosina, se ci sono- afferma l’assessore- è perchè qualcuno le porta lì. E chi le porta lì ha mezzi, soldi e le sfrutta: queste persone vanno prese e tolte alle organizzazioni criminali”.

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