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Iran, Trump annuncia: “Usa fuori da accordo su nucleare”

Trump conferma la volontà di uscire dall'accordo siglato da Obama con l'Iran

Pubblicato:08-05-2018 16:27
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:52
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ROMA – Gli Stati Uniti si ritireranno dall’accordo con l’Iran sul nucleare: lo ha annunciato oggi Donald Trump, con un discorso alla Casa Bianca.

Secondo il presidente americano, “è evidente che non possiamo scongiurare una bomba atomica iraniana sulla base dell’impianto ormai marcio dell’accordo attuale”.

“Oggi – ha aggiunto Trump – annuncio che gli Stati Uniti si ritireranno dall’accordo con l’Iran sul nucleare”.


Cosa prevede?

La revoca delle sanzioni economiche nei confronti dell’Iran in cambio dell’impegno di Teheran a permettere verifiche internazionali a garanzia della natura civile e non militare del suo programma nucleare: è questo l’impianto del Joint Comprehensive Plan of Action (Pcpoa), sul quale si esprimerà in serata Donald Trump.

 L’intesa è stata siglata il 14 luglio 2015 a Vienna da Teheran e dai Paesi del cosidetto 5+1, i membri del Consiglio di Sicurezza dell’Onu con potere di veto (Regno Unito, Francia, Stati Uniti, Russia e Cina) con l’aggiunta della Germania.

Il punto chiave dell’intesa è l’eliminazione delle sanzioni economiche e finanziarie internazionali nei confronti dell’Iran imposte per il suo programma nucleare.

In cambio della rimozione dei provvedimenti Teheran ha accettato di limitare il piano, permettendo allo stesso tempo controlli periodici da parte dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) alle proprie installazioni.

Con il via libera di Teheran, che ha sempre dichiarato di avere solo scopi civili, l’Aiea ha ottenuto il permesso di fare ispezioni anche nei siti militari.

A garanzia del carattere pacifico del programma, l’Iran ha anche accettato una moratoria di 15 anni sull’arricchimento dell’uranio al di sopra del 3,67 per cento.

L’accordo prevede anche la modifica del reattore ad acqua pesante di Arak, affinché non sia possibile produrre il plutonio necessario alla costruzione di una bomba nucleare. Per cinque anni dalla firma dell’accordo di Vienna, resta in vigore l’embargo Onu sulle armi e per otto anni quello sui missili balistici.

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