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Kenya, Mwai (Amref): “Gara di solidarietà per le vittime dell’inondazione”

A Malindi, la citta' sulla costa dell'Oceano Indiano che sorge alla foce del fiume Galana, piove ancora incessantemente

Pubblicato:08-05-2018 11:00
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:51
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ROMA – “Il governo e la popolazione si sono uniti per cercare di aiutare in ogni modo la gente che ha perso tutto a causa delle piogge torrenziali”: cosi’ all’agenzia ‘Dire’ Arthur Mwai, dell’ong Amref Health Africa, contattato telefonicamente in Kenya.

A Malindi, la citta’ sulla costa dell’Oceano Indiano che sorge alla foce del fiume Galana, piove ancora incessantemente

“L’anno scorso abbiamo subito una grave siccita’” racconta l’operatore keniano, 31 anni, attivo nelle scuole in progetti per l’infanzia e l’igiene. “Quest’anno, nonostante siamo in piena stagione delle piogge, ha iniziato a piovere un mese prima e adesso la quantita’ di pioggia e’ sopra la media”. Secondo Mwai, “il governo e’ molto presente in questi giorni, una cosa nient’affatto scontata”.


Nei distretti di Mombasa e Malindi le infrastrutture per l’acqua potabile sono state inondate e sono gia’ iniziati i lavori per riattivare gli impianti

Intanto cibo e vestiti arrivano da tutto il Paese per aiutare le 10mila persone rimaste senza casa. Delle 16 scuole dove Amref opera con progetti per l’infanzia e la promozione della corretta igiene, solo quattro sono ancora operative. Una di queste e’ occupata dagli sfollati perche’ possono garantire i servizi igienici.

Secondo l’ultimo aggiornamento dell’Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari umanitari (Ocha), gli sfollati sarebbero 260mila e le alluvioni avrebbero causato circa 100 morti

Molte delle vittime vivevano nelle zone stagionalmente invase dall’acqua e quindi molto fertili, ma che da oltre dieci anni non subivano piu’ inondazioni.

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