GENOVA – “Calcolo per il mese di maggio di aver messo in sicurezza tutte le persone che rischiano di più dalla contrazione del virus e hanno una maggiore probabilità di andare in ospedale. Spero che nelle prossime due, tre settimane si possa programmare e riaprire perché non c’è un ristoro sufficiente a chi è rimasto chiuso a singhiozzo per un anno”. Così il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, a “Mattino cinque” su Canale 5. “Vaccinati gli ultra 70enni– prosegue il governatore- ci dovremo fare una ragione che il virus circola e dobbiamo iniziare a riaprire. L’anno scorso abbiamo riaperto la prima settimana di giugno e non avevamo i vaccini. Per la prima settimana di maggio si può pensare a vaste riaperture del Paese”.
“Siccome un certo numero di dosi di AstraZeneca ora va spostato sulla popolazione più anziana, dovremo spostare altri vaccini sui più giovani: come cambia il piano vaccinale? Dal 7 febbraio scorso è il Governo che decide. C’eravamo inventati le categorie prioritarie per usare un vaccino che inizialmente non andava bene per i più anziani, ora Ema si è rimangiata tutto. Vorrà dire che accelereremo la vaccinazione sopra i 60 anni” spiega Toti a “Mattino cinque”.
“Abbiamo capito che cosa fare, nonostante l’Aifa e il Cts- prosegue il governatore- ieri ho sentito troppi condizionali e l’Ema su AstraZeneca ha preso alla lettera il proverbio ‘dire tutto e il contrario di tutto’. È un vaccino sicuro, bisogna che il governo sia chiarissimo: per un criterio di massima prudenza questo vaccino, già sicuro per tutti, lo somministreremo a chi ha più di 60 anni. E i richiami dice Ema che sono sicuri”.
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