NEWS:

Covid, Fontana: “Lombardia verso l’arancione, domani l’annuncio”

"Sia l'indice di incidenza, sia l'Rt, sia la pressione sugli ospedali sono in lento ma graduale miglioramento", dice il governatore

Pubblicato:08-04-2021 08:46
Ultimo aggiornamento:08-04-2021 17:26
Autore:

Attilio Fontana
FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

MILANO – La Lombardia potrebbe ‘migrare’ in zona arancione già da domani, con disposizioni sul nuovo colore che verranno applicati a partire da lunedì. A confermarlo, lo stesso governatore lombardo, Attilio Fontana, ospite di Rtl 102.5. “I numeri che noi stiamo valutando per mandare alla cabina di regia di Roma vanno in questa direzione”, afferma Fontana: “Sia l’indice di incidenza, sia l’Rt, sia la pressione sugli ospedali sono in lento ma graduale miglioramento quindi- prosegue il governatore- diciamo che da venerdì potremmo essere inseriti nella zona arancione”.

LEGGI ANCHE: Vaccino Lombardia, Poste ok su web e social: postini arma segreta

Inoltre, come spiega Fontana, “esiste un Dl recentemente approvato che consente che ci si sposti da un colore senza dover aspettare due settimane per la conferma dei dati“, quindi “farò di tutto e chiederò vibratamente alla cabina di regia che la Lombardia possa essere messa in zona arancione”. L’annuncio sul cambio di colore è atteso dunque per domani.


FONTANA: “IN LOMBARDIA DA OGGI FASCIA 70-75 ANNI

Da questa mattina abbiamo iniziato le prenotazioni dai 70 fino ai 75 anni“, quindi fino al 1951. Il presidente lombardo si è detto soddisfatto del criterio per scorrimento di età: “Credo che le prime categorie (quelle fragili, ndr) siano state individuate opportunamente, poi sono dell’opinione che la seconda scelta del governo, ossia quella di seguire l’indice anagrafico, sia la più corretta”.

OVER 80, FONTANA: “IERI ALTRI 250.000 PFIZER, L’AVEVAMO FINITO”

Non c’è alcun ritardo per quanto riguarda la campagna vaccinale in Lombardia, parola di Attilio Fontana: le difficoltà sono nate per insufficienza di approvvigionamenti Pfizer, ma ieri la Regione fa sapere il governatore a Rtl 102.5, ha ricevuto altre 250.000 dosi, dunque si può proseguire. Come spiega Fontana, “la campagna ha seguito rigorosamente la disponibilità dei vaccini e fino a ieri noi avevamo consumato il 99% delle dosi di vaccino Pfizer che avevamo a disposizione“, ossia “su 1.403.000 dosi ricevute ne avevamo consumate 1.391.000”, dunque “stando così le cose cercavamo di seguire la nostra campagna impostandola su un numero di dosi a nostra disposizione“, chiosa.

FONTANA: “VACCINO IN AZIENDE AL VIA DOPO TERMINE OVER 60”

La campagna di vaccinazione aziendale in Lombardia potrà partire soltanto quando si saranno coperti “tutti gli over 60” nella popolazione. Il governatore Attilio Fontana spiega che questa indicazione è stata data dallo stesso commissario straordinario, il generale Francesco Paolo Figliuolo, in una riunione tenuta ieri sera con le regioni. “È chiaro che questa fase potrà iniziare quando ci verrà dato il via libera dal governo”, afferma Fontana, che spiega come lo stesso esecutivo abbia stipulato ieri un accordo con le categorie produttive “che va nella stessa nostra direzione, ossia quella di concedere alle aziende in autonomia”. Tuttavia, “quando avremo coperto tutte quelle fasce di popolazione che più rischiano, cioè tutti quelli verso cui la malattia può avere incidenza grave”, si potrà iniziare.

FONTANA: “OGGI ‘FIDUCIOSO’ AL TAVOLO CON DRAGHI”

“Sono convinto che sarà un confronto assolutamente costruttivo“. Oggi è in programma un tavolo tra il governo e le regioni sul Recovery Plan, ma da parte del governatore lombardo, Attilio Fontana, non c’è alcun timore di trovare muri alzati da parte di Palazzo Chigi. “Direi che dai primi provvedimenti e dai primi confronti che abbiamo avuto con questo governo c’è la massima disponibilità al dialogo e la massima disponibilità ad ascoltare le esigenze che arrivano dai territori, e la massima disponibilità a valutare le richieste che le singole categorie avanzano”, aggiunge.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it