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Omicidio Manduca, la Cassazione accoglie ricorso orfani sul risarcimento

La Corte d'appello di Messina aveva tolto ai figli orfani il risarcimento disposto nel processo sulle responsabilità dei magistrati

Pubblicato:08-04-2020 13:55
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 18:06

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ROMA – La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso dei figli di Marianna Manduca – la giovane donna uccisa a Palagonia nell’ottobre del 2007 dal marito Saverio Nolfo, dopo 12 denunce inascoltate – opponendosi alla sentenza che toglieva agli orfani il denaro concesso a titolo di risarcimento, nel processo sulle responsabilità dei magistrati. Se per la Corte d’appello di Messina infatti non c’era stata negligenza da parte della Procura di Caltagirone, perché il delitto ‘era inevitabile’ e ‘l’uomo comunque determinato ad ucciderla’, per la Cassazione invece c’è bisogno di un nuovo processo, che si celebrerà a Catanzaro.

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“Una sentenza sperata, bella- dichiara all’agenzia Dire Licia D’Amico, legale difensore dei figli di Marianna- e l’altra sentenza annullata perchè il ragionamento secondo cui niente si poteva fare per evitare la morte di Marianna è ‘tecnicamente errato’. Questa è una sentenza importante per la famiglia, ma anche una ri posta di giustizia su una vicenda che non poteva chiudersi in quella maniera. La Cassazione questa volta ha svolto bene il proprio compito, che è quello di dare anche un messaggio netto ai giudici di merito“.


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CARFAGNA: FINALMENTE SPERANZA GIUSTIZIA PER ORFANI

“Finalmente i tre orfani di Marianna Manduca hanno una speranza di giustizia perché la Cassazione ha accolto il ricorso contro la sentenza che negava loro il risarcimento dello Stato, dovuto per avere ignorato le 12 denunce che la madre aveva presentato contro il marito, che poi la ha uccisa. Il risarcimento di 259 mila euro era stato contestato dall’Avvocatura dello Stato in nome di tutti gli italiani. Non credo però che ci siano italiani che si siano sentiti rappresentati da una tale iniquità”. Così in un comunicato Mara Carfagna, vicepresidente della Camera e deputata di Forza Italia.

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