NEWS:

Chi legge libri è più felice

L’87% dei lettori, che legge almeno 3 libri all’anno, vive una vita più felice e sviluppa doti di empatia e capacità comunicativa

Pubblicato:08-04-2019 11:39
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 14:20
Autore:

universita_libri
FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

ROMA – Una delle più belle citazioni di Umberto Eco recita: “Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria. Chi legge avrà vissuto 5.000 anni”. Da sempre, gli amanti della lettura sostengono che la loro passione li renda più brillanti, empatici e curiosi, mantenendo la mente sempre allenata, ma ora sembra proprio che leggere assiduamente contribuisca anche a rendere più felici.

Ad affermarlo è l’ultimo sondaggio fatto dalla casa editrice Bruno Editore su un campione dei circa 2.000.000 di suoi clienti, che dimostra che chi legge almeno 3 libri all’anno tende a dichiarare di essere felice, in misura maggiore rispetto a chi non legge o di chi lo fa solo occasionalmente.

L’87% dei lettori assidui afferma di riuscire ad instaurare migliori relazioni con gli altri, riscontrando una propensione alla crescita personale, notando un miglioramento anche nella resa lavorativa o scolastica nel 75% dei casi. Agli intervistati è stato inoltre chiesto di valutare il proprio grado di stress negli ultimi 12 mesi su una scala da 1 a 10, cercando di fare un bilancio indicativo. Coloro che avevano dichiarato di leggere solo 1 libro o meno all’anno avevano stimato un punteggio medio di 7.8, che scendeva a 6.4 tra chi divora abitualmente tra 3 e 5 libri. Infine, tra le persone che negli ultimi 12 mesi avevano letto 6 o più libri, il valore scendeva addirittura a 4.5 di media.


La ricerca è, inoltre, confermata anche dai dati dell’Università del Sussex che ha dimostrato che leggere libri riduce lo stress del 68% e da una ricerca pubblicata su Science che conferma che immedesimarsi nei protagonisti di un libro sviluppa doti di empatia e migliore comunicazione con gli altri. Uno studio dell’Università di Berkeley in California afferma inoltre che i libri rendono più intelligenti. Questo perché leggere consente di imparare nuove parole, concetti più ampi, migliorare il proprio vocabolario e di conseguenza esprimersi in maniera migliore.
“I risultati del sondaggio non mi stupiscono – dice Giacomo Bruno, Presidente di Bruno Editore e noto “book influencer” – già solo avere tempo per leggere significa avere una maggiore cura del proprio tempo e del proprio stile di vita. In un mondo altamente stressante come quello in cui viviamo, chi legge ha una propensione naturale alla felicità”.

“Nel nostro caso, pubblichiamo libri di crescita personale e professionale, quindi il nostro pubblico è ancora più orientato al cambiamento e al miglioramento di sé stessi. – prosegue Bruno – Doti decisamente rare. Con i nostri libri abbiamo già aiutato 1.800.000 italiani a imparare qualche nuova competenza, dal migliorare la comunicazione all’autostima, dal crescere i figli a essere un bravo professionista. Chi legge i nostri libri impara nuove competenze e di sicuro è più felice”.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it