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La Calabria agli Stati generali del Turismo, Oliverio: “Siamo un punto di riferimento”

E' "un'occasione importante per fare il punto sulle strategie da attuare"

Pubblicato:08-04-2016 14:24
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:32

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PORTICI (NAPOLI) – Anche la Regione Calabria partecipa agli Stati generali del Turismo, “un’occasione importante per fare il punto sulle strategie da attuare per intercettare una domanda turistica che è crescente, per rafforzare gli attrattori e adeguare l’offerta complessiva”. Il presidente Mario Oliverio questa mattina è arrivato a Pietrarsa, dove da ieri si stanno svolgendo i lavori che porteranno alla stesura, a luglio, del Piano strategico nazionale del Turismo. In questo ambito, ha aggiunto il governatore intervistato dall’agenzia Dire, “la Calabria partecipa agli Stati generali del Turismo con grande interesse, perché è necessario collocare su un piano nazionale l’offerta turistica della Regione che rappresenta la proiezione del Paese e dell’Europa nel Mediterraneo, grazie al suo patrimonio culturale, naturale e paesaggistico e la qualità di un’offerta che si sta via via elevando e adeguando a una domanda sempre più articolata e raffinata, dentro un progetto strategico che si sta mettendo a punto”. Ecco perché per Oliverio questa “è un’iniziativa importante, la Calabria c’è e vuole essere dentro questo progetto strategico, ma soprattutto- ha concluso- vuole offrirsi come punto di riferimento, con le sue peculiarità, nel progetto complessivo del Paese”.

RICCHEZZA OFFERTA E PIÙ SERVIZI, COSÌ CALABRIA PUNTA A QUALITÀ –  Attrarre turismo tutto l’anno grazie ai tesori di una regione come la Calabria, che vanno dal mare alla montagna, passando per i laghi, i castelli e i parchi naturali, ma anche un patrimonio culturale che arriva direttamente dalla Magna Grecia. Punta tutto sulla qualità dell’offerta il presidente della Regione, Mario Oliverio. Il percorso partecipativo porterà alla stesura del Piano strategico nazionale per il turismo. “La Calabria- ha detto Oliverio intervistato dall’agenzia Dire- sta lavorando per valorizzare pienamente risorse che sono rimaste nascoste per molto tempo, per fare sì che la domanda turistica non sia concentrata soltanto nei mesi estivi. Abbiamo ottocento chilometri di costa e un mare bellissimo, con una proiezione mediterranea, e un entroterra immediatamente rapportabile al mare, che è uno dei punti di forza del periodo estivo. Ma il nostro obiettivo- ha specificato- è lavorare per fare emergere quei tesori finora non adeguatamente scoperti di questa nostra regione”.

Tra questi, Oliverio ha ricordato il patrimonio dei beni culturali: “Siamo la regione della Magna Grecia, da Sibari fino a Reggio Calabria c’è un percorso segnato da siti archeologici e presenze di un patrimonio importante”, ha detto. Ma la Calabria è anche “disseminata da castelli, basiliche e cattedrali che nelle aree interne, in modo particolare sulle montagne, costituiscono un percorso di grande valore culturale e anche religioso, visto che la nostra regione è stata patria del monachesimo nei secoli”. E poi, ha detto ancora Oliverio, “abbiamo tre grandi parchi nazionali: il Pollino, che è il più grande d’Europa, il parco dell’Aspromonte e poi quello nazionale della Sila, con la presenza dei laghi e di flora e fauna che ne fanno un sito di grande valore ambientale in Europa, e per il quale è in corso il riconoscimento dell’Unesco”. Ma non solo, perché in Calabria c’è anche “un’offerta gastronomica che si sta elevando- ha tenuto a dire- con la qualità dei suoi prodotti e la peculiarità della sua gastronomia. Valorizzare questo patrimonio vuol dire allargare la stagionalità e intercettare una domanda turistica che si diversifica sempre di più- ha concluso il governatore- con strutture e servizi e una ricettività che stiamo sollecitando a qualificarsi e a proporsi in modo adeguato rispetto a una domanda che chiede qualità. Siamo qui a Pietrarsa per offrire questo patrimonio e questa regione”.


“AL GOVERNO CHIEDIAMO UN PROGETTO SUD” –  Al Governo nazionale “chiediamo un progetto Sud, per cambiare passo e valorizzare un patrimonio inestimabile, grazie al quale il Mezzogiorno può dare il suo contributo al Paese”, spiega Oliverio. Il percorso partecipativo porterà alla stesura del Piano strategico nazionale per il turismo. In questo senso, ha specificato Oliverio, “un progetto Sud significa investire per la mobilità e infrastrutture che consentano di raggiungere il Mezzogiorno in tempi rapidi e con sicurezza. Bisogna intervenire su tutto il sistema dei collegamenti, ferroviari, viari e aeroportuali. E poi- ha aggiunto- bisogna investire per promuovere il patrimonio del Mezzogiorno nello scenario globale ed europeo e inserire il Mezzogiorno in una proposta di promozione nazionale. Abbiamo questa parte del Paese che costituisce una ricchezza su cui bisogna investire e crederci. Per questo, noi chiediamo che le risorse destinate al Mezzogiorno dentro questo progetto siano coordinate”. Il presidente della Calabria pensa “alle risorse del Piano operativo nazionale, risorse europee destinate al Mezzogiorno che sono gestite dall’amministrazione centrale, ma che devono essere coordinate con i programmi delle Regioni e con i patti che si stanno sottoscrivendo tra il Governo e le Regioni del Sud. Il master plan di cui ha parlato il presidente del Consiglio è un’opportunità per il Mezzogiorno- ha detto ancora- perché le risorse del Mezzogiorno vengano adeguatamente valorizzate. Un progetto strategico per il turismo non può non essere collocato in questo scenario più ampio, che metta in rete questo patrimonio di beni culturali, di identità, di beni naturalistici e paesaggistici del Sud. Da Napoli a Palermo, passando per la Calabria, c’è una ricchezza enorme di tradizioni e culture che vanno valorizzate e credo, per esempio, che sia necessario puntare anche a percorsi religiosi, naturalistici e culturali e su iniziative tese a una domanda turistica di nicchia, verso cui deve rivolgersi l’offerta”. Ecco perché, ha concluso Oliverio, “gli Stati generali sono importanti per definire il progetto strategico e i suoi contenuti, dentro cui il Mezzogiorno costituisce una grande risorsa per il Paese. E il Paese deve utilizzarla, non solo per fare crescere il Sud, ma tutta l’Italia”.

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