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L’Ariosto? E’ un giovane d’oggi e in questi giorni gira a Ferrara (col trolley)

FERRARA - Immaginatevi se l'Ariosto fosse vissuto oggi e

Pubblicato:08-04-2016 11:27
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:32

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ariosto_al lavoro

FERRARA – Immaginatevi se l’Ariosto fosse vissuto oggi e non nel 1500. Come avrebbe scritto il suo Orlando Furioso? Sicuramente col portatile o col tablet. E di cosa avrebbe parlato il suo poema? E poi, per farlo conoscere, avrebbe fatto presentazioni di libri o magari un booktrailer? E’ quello che si sono chiesti una giovane coppia di giovani giornalisti, Irene Lodi e Matteo Bianchi, visto che proprio quest’anno che ricorrono i 500 anni dalla prima edizione dell’Orlando Furioso. Quale modo migliore per avere risposte se non immaginare un Ariosto in carne e ossa per cui lavorare? “Resuscitare” insomma il poeta, immaginarlo vivere (e scrivere) nella città di Ferrara oggi, per capire come si sarebbe mosso e da cosa avrebbe tratto ispirazione per il suo poema.

ariosto-x2Il progetto, nato dall’idea di Lodi e Bianchi, si chiama “Per conto di Ariosto”, visto che i due giornalisti immaginano appunto di lavorare per l’autore: la loro intuizione è stata sposata dall’Istituto di Storia contemporanea e dal Comune di Ferrara, e il progetto ha già ricevuto il patrocinio del Comitato nazionale incaricato dal Mibact. Ma chi è l’Ariosto moderno che si aggira per Ferrara? A dargli il volto è il cantautore ferrarese Matteo Pedrini, in parte per età anagrafica, in parte per esperienza personale. E non va tralasciata l’incredibile somiglianza con Ariosto, almeno stando al ritratto realizzato da Tiziano nel 1515, giusto l’anno precedente alla pubblicazione celebrata. Sul ritratto in questione, Silvia Franzoni ha ideato la grafica di lancio.


pedrini-castello-2Intanto, sono state già scattate molte immagini che ritraggono Pedrini che gira in città (arriva “a corte” col trolley) e scrive: si possono vedere sul sito ufficiale del progetto. Sono previste, poi, anche performance pubbliche, ognuna in un contesto diverso. La prima c’è stata la settimana scorsa ma ce ne sono in programma altre. E sul sito c’è anche un countdown per arrivare al giorno esatto della pubblicazione del poema, ovvero il 22 aprile 1516. Il testo, che 500 anni fa divenne subito un best seller, in questo progetto viene riletto e “rispolverato” in chiave attuale, nell’ottica di rendere più attuali i temi del poema cavalleresco e farli diventare appetibili per il pubblico, soprattutto i ragazzi.

ariosto_ludoPer ridurre la distanza che ci separa da quell’epoca, gli argomenti cantati nel poema vengono in qualche modo confrontati con i tempi moderni. A partire dai due modelli di femminilità presenti nel poema: quella accentuata e ammaliante di Angelica, che confonde i sensi dei paladini nel Castello di Atlante e quella meno lampante di Bradamante, che però è fuori dagli schemi e autentica. Ebbene, anche l’amore tra Angelica e Ludovico (Ariosto) viene portato al giorno d’oggi. Come? Ad esempio immaginando una scritta su uno specchio: Angi+Ludo.

ariostoL’autore che Lodi e Bianchi hanno deciso di ‘personificare’ è un Ludovico Ariosto ancora esordiente, un giovane che ancora non aveva idea di cosa significhi scendere a patti con il potere per mantenersi della propria ispirazione. I contenuti delle performance inscenate in pubblico, ogni volta in un contesto diverso, sono redatti in gruppo per poi essere esposti a gran voce da Pedrini. Nell’ultima apparizione, Pedrini-Ariosto ha cominciato dall’amore non corrisposto di Orlando per arrivare a un elogio delle doti femminili, così l’accoglienza alla vita, alla libertà dei sentimenti e delle loro manifestazioni, così l’uguaglianza dei diritti per qualsiasi coppia, sino alla follia più diffusa; quella di una società che non si accetta e insegue l’apparenza, il suo stesso riflesso sui social. La settimana prossima uscirà persino il booktrailer dell’Orlando furioso, come se il capolavoro in versi fosse pubblicato proprio oggi, al quale seguiranno una serie di presentazioni tra biblioteche e librerie a Ferrara e dintorni. Per i dettagli: www.orlandofurioso500.org, da cui sono tratte le foto inserite in questo articolo.

di Marcella Piretti, giornalista professionista

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